La Banca lo manda ingiustamente sul lastrico

Un professionista di Catanzaro si vede negata la possibilità di accesso al credito per un errore accertato da una sentenza del tribunale. Il legale: 'Crediamo che giustizia sarà fatta'
di Gabriella Passariello
2 marzo 2016
15:36

Gli è stata prelusa la possibilità di accesso al credito, anche il  semplice rilascio di carte di credito o il carnet di assegni, in base ad una garanzia fideiussoria mai prestata. Almeno secondo quanto stabilisce una sentenza del giudice civile. Una storia che ha del grottesco e che coinvolge in prima persona un noto commercialista  di Catanzaro S. T., che dell’accesso al credito ne ha fatto per anni il suo pane quotidiano per via del suo lavoro e che da un giorno all’altro si è visto chiudere le porte in faccia dalle banche per un errore, un grosso paradossale errore. Ma andiamo per gradi.  Con decreto ingiuntivo del 2004 la Bnl Spa filiale di Catanzaro ha ingiunto, tra gli altri, al commercialista il pagamento della somma di 36.151,98 euro sul presupposto che avesse prestato una fidejussione ad una società, richiedendone in solido il pagamento. C’è un ma. Il professionista quella fideiussione non l’aveva  mai prestata e le sottoscrizioni che portano la sua firma sono false. Tutto accertato anche dal perito nominato dal tribunale che ha confermato come quelle firme siano apocrife, e in quanto tali non attribuibili  a S. T. Un giudizio durato circa sette anni e che si è concluso nel 2011 con sentenza emessa dal giudice Emanuela Romano che ha disposto la revoca del decreto ingiuntivo. Nonostante una perizia che ha accertato la falsità delle fidejussioni e una sentenza che conferma l’estraneità del commercialista alla vicenda,  S. T.  è stato segnalato al Crif, Eurisc e addirittura alla centrale dei rischi della Banca di Italia come  “cattivo pagatore”.  E per di più la segnalazione della Banca nazionale del lavoro è stata inoltrata dopo che la vicenda giudiziaria si era conclusa favorevolmente per il professionista che da questa storia ha solo ricevuto gravissimi danni e personali e economici. Ma ancora oggi Poste Italiane, Banco di Napoli Findimestic Bank solo per citarne alcune gli negano l’accesso al credito, anche per poter comprare una macchina, nonostante mille rassicurazioni da parte della Bnl che avrebbe eliminato le segnalazioni pregiudizievoli.  Oltre al danno anche la beffa. S. T. ha perso un immobile che stava acquistando all’asta a causa del credito non concesso dopo la vincita alla stessa asta giudiziaria e ha dovuto svendere un immobile per pagare alcune rate accumulate per impossibilità di pagarle.  Oggi il commercialista ha in corso una causa civile per il risarcimento del danno pendente al Tribunale di Catanzaro che dopo 4 anni il 16 maggio prossimo sarà trattenuta in decisione per la sentenza. “ Il mio assistito - ha dichiarato Frank Mario Santacroce- confida e crede nella giustizia, siamo fiduciosi che questo calvario finirà quanto prima e che il professionista riacquisterà la credibilità che in molti a torto gli hanno negato”. 

 


Gabriella Passariello

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