Miss Italia, la procura di Paola ha aperto un’inchiesta

Foto hot da fare rigorosamente senza veli, rapporti sessuali con il presunto boss delle selezioni per vincere il concorso. Sono questi i sospetti sui quali la procura della repubblica di Paola, intende fare chiarezza con un’inchiesta penale sull’edizione calabrese del concorso di bellezza fondato dalla famiglia Mirigliani, Miss Italia.
di Anna Prete
23 aprile 2015
09:38

Il fascicolo è stato aperto dopo una denuncia presentata dall’avvocato Sabrina Rondinelli, legale di Francesca Ferraro, miss Calabria in carica, che si professa parte lesa. La vicenda nasce nell’agosto di un anno fa, quando il Garantista diffuse in esclusiva i contenuti delle chat, registrazioni audio ed sms ricevuti da diverse fonti che protestavano sull’organizzazione. Inoltre, si diffuse la notizia di un sms in circolazione che il 23 agosto, alla vigilia della designazione di Miss Calabria, annunciava già il nome della vincitrice, cioè quello della reginetta Francesca Ferraro. Alcune ragazze, avevano già intuito la macchinazione dietro il concorso e manifestavano  dei malumori.
Inoltre, secondo alcune fonti, l’organizzazione locale del concorso di bellezza, incoraggiava amici e parenti delle ragazze partecipanti a procurare sponsor, pubblici o privati, per la manifestazione, in cambio di giurati da indicare in occasione delle varie selezioni che si sono svolte in Calabria, assicurandosi, di conseguenza la simpatia degli aventi diritto al voto. Una rete di favoritismi, parentele e ricatti, insomma, per far vincere una concorrente piuttosto che un’altra.


Il caso è corredato da diversi  particolari, ed ora sarà la procura a ricostruire la vicenda  e far luce sugli aspetti scabrosi dell’evento calabrese che ogni anno coinvolge migliaia e migliaia di aspiranti reginette.



Anna Prete

Giornalista
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