Ndrangheta: nel processo agli Ascone richieste pene tra i cinque e i sedici anni

Il processo con rito abbreviato vede alla sbarra diciotto persone che dovranno rispondere di vari presunti reati.
di Redazione
12 novembre 2014
09:27

Reggio Calabria - Pene variabili da cinque anni e mezzo a 16 anni di reclusione sono state richieste dal pubblico ministero della Dda, Roberto Di Palma, nel processo con rito abbreviato nei confronti di 18 persone accusate di appartenere alla cosca della 'ndrangheta degli Ascone di Rosarno.


Le condanne sono state chieste al giudice per le udienze preliminari di Reggio Calabria, Antonio Scortecci, davanti al quale è in corso il processo.

Agli imputati vengono contestati a vario titolo di reati di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni; detenzione illegale di armi, favoreggiamento di latitanti, ricettazione, riciclaggio, danneggiamento e rapina.

Al termine della requisitoria il pubblico ministero ha chiesto tra gli altri 11 anni di carcere per Alessandro Ascone, 16 per  Antonio Ascone, 14 anni per Francesco Ascone (14 anni); 11 anni e sei mesi per Gioacchino Ascone.

Sotto processo, secondo quanto riferito dal pm durante la requisitoria, la famiglia di 'ndrangheta emergente di Rosarno.

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