Le nomine

Nessun calabrese nella segreteria nazionale del Pd ma per Irto può arrivare uno strapuntino

Elly Schlein ha annunciato ila composizione dei suoi più vicini collaboratori. Nicola sarebbe però in pole position per la carica di coordinatore dei segretari regionali dem

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di Massimo Clausi
7 aprile 2023
18:49
Elly Schlein e Nicola Irto
Elly Schlein e Nicola Irto

Il varo della nuova segreteria nazionale del Pd segna l’avvio operativo del nuovo corso del partito guidato da Elly Schlein. Un dato che offre una sua lettura particolare per la Calabria. La prima annotazione è che nessun calabrese farà parte della segreteria. Le indiscrezioni della vigilia sono state tutte confutate: non c’è Nico Stumpo, né Jasmine Cristallo né altri.

C’è invece una vecchia conoscenza della Calabria, quel Alfredo D’Attorre che fu commissario del Pd nella nostra regione e che qui poi si fece eleggere deputato nella solita posizione blindata. Diciamo subito che i calabresi non se la debbono prendere troppo a male perché tutto il gruppo dirigente aveva scelto il cavallo sbagliato, schierandosi con Bonaccini tranne pochissime eccezioni. Inoltre tutta la segreteria (che è arrivata alle dimensioni monstre di 20 componenti) sembra tutta a trazione emiliana, non solo perché al suo interno la Schelin ha riconosciuto cinque postazioni a Bonaccini (in primis i fedelissimi Alfieri e Baruffi) ma soprattutto le deleghe più pesanti sono in mano agli emiliani a partire da Igor Tartufi, proveniente da Sel, a cui la Schlein ha affidato il delicato compito dell’organizzazione del partito.


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Per i calabresi, però, non è detta ancora l’ultima parola. La Schlein deve infatti ancora nominare un rappresentante dei segretari regionali e uno dei sindaci. Entrambe le figure non sono membri della segreteria ma hanno il diritto di partecipare ai lavori. L’Agi ha lanciato un take con l’indiscrezione secondo la quale la Schlein intende proporre il senatore Nicola Irto per la carica di coordinatore dei segretari regionali dem.

Vedremo se sarà così. L’auspicio però è un altro, ovvero che il varo della segreteria nazionale possa fare da stimolo anche sui territori, in particolare in Calabria. Qui Nicola Irto è stato eletto segretario all’unanimità nel gennaio 2022. Siamo all’aprile del 2023 e, nonostante siano passati 15 mesi, la segreteria regionale non è stata ancora formata. A cascata anche sui territori si sono celebrati i congressi e ci sono i segretari delle varie federazioni, ma di segreterie nemmeno l’ombra. Questo ha indubitabilmente frenato l’iniziativa politica sui territori. Su “Il Domani” lo storico Enzo Ciconte ha tratteggiato un partito in Calabria sostanzialmente afono citando il Consiglio dei Ministri celebrato a Cutro e il Ponte sullo Stretto. Forse l’analisi è un po’ ingenerosa, ma che il Pd calabrese abbia bisogno di rimettersi in pista e trovare una connessione fra i dirigenti e i territori è quasi banale dirlo. Anche perché Irto non è solo segretario regionale, ma anche senatore e immaginiamo, dovendosi dividere fra Roma e la Calabria, non può farsi carico dei tanti dossier attualmente aperti in Calabria. I problemi, poi, sono davvero tanti che è scontato dire come Irto abbia bisogno di una squadra che lo affianchi solida e preparata alle sfide in campo.

Siamo certi che la segreteria finora non è stata nominata per l’avvicendarsi di una serie di eventi fra elezioni di vario rango e natura e anche la lunga fase congressuale del partito nazionale. Adesso questa fase è conclusa e siamo sicuri che finalmente, dopo 15 mesi, il Pd costituirà i suoi organismi in Calabria e avvierà una più robusta azione politica nel solco del nuovo corso voluto dalla Schlein.

Giornalista
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