Parco Romani, condannati gli imprenditori Gatto e Speziali VIDEO

Il gup stamattina ha sentenziato tre assoluzioni e quattro condanne per falso, abuso di ufficio, tentata estorsione, concussione.
di Gabriella Passariello
13 maggio 2015
14:28

Si è concluso con tre assoluzioni e quattro condanne il primo capitolo giudiziario per i sette imputati, giudicati con rito abbreviato coinvolti nell’inchiesta sugli illeciti di Parco Romani, il centro commerciale e direzionale di Catanzaro Sala. Il gup del Tribunale del capoluogo ha inflitto le pene più pesanti a carico di Giuseppe Grillo presidente della società municipalizzata “Catanzaro Servizi” e dell’avvocato Marina Pecoraro rispettivamente condannati a 11 mesi e 10 giorni e 9 mesi e dieci giorni. Giuseppe Gatto, ex presidente di Confindustria Catanzaro a 5 mesi dieci giorni e 130 euro di multa, per Giuseppe Speziali, ex presidente di Confindustria Calabria 4 mesi e 130 euro di multa. Assolti Alba Felicetti e Pasquale Costantino dirigenti comunali e Francesco Lacava, ex consigliere comunale e presidente del consiglio d’amministrazione della società “Parco Romani . Il pm Fabiana Rapino l’11 marzo scorso durante la requisitoria aveva parlato di “ostinazione nel perseguire i reati, non c’è nessuna attenuante”, chiedendo pene comprese tra i cinque e un anno di reclusione. In particolare davanti al gup di Catanzaro Pietro Scuteri del Tribunale, il pubblico ministero ha invocato per l’imprenditore Giuseppe Gatto, ex presidente di Confindustria Catanzaro 5 anni e 2500 euro di multa, per Giuseppe Grillo, presidente della società municipalizzata “Catanzaro Servizi” 3 anni di carcere; per Alba Felicetti, ex dirigente del Comune di Catanzaro un anno e otto mesi ; Pasquale Costantino, dirigente del Comune un anno e 600 euro di multa; Francesco Lacava, ex consigliere comunale e presidente del consiglio d’amministrazione della società “Parco Romani un anno e sei mesi”; e l’avvocato Marina Pecoraro 2 anni di carcere. Chiesta invece l’assoluzione per l’imprenditore Giuseppe Speziali, ex presidente di Confindustria Calabria. Per il pubblico ministero le prove raccolte sarebbero state insufficienti e contraddittorie. La pubblica accusa ha contestato, a vario titolo, i reati di falso, abuso d’ufficio, tentata truffa aggravata, tentata percezione di fondi pubblici, corruzione, distruzione soppressione o occultamento di atti, estorsione, concussione. L’indagine si è focalizzata sul Parco commerciale e sulla possibile realizzazione al suo interno dell’Ente fiera comunale, che sarebbe stata decisa con un tavolo di concertazione variando l’iniziale decisione dell’amministrazione di ubicarlo nell’area appositamente individuata a Germaneto, voluta dall’amministrazione di centrosinistra tramite la municipalizzata “Catanzaro servizi”, attraverso la quale il Comune di Catanzaro ha acquistato una parte del Parco. Nel collegio difesnivo compaiono i nomi di Francesco Gambardella, Valerio Donato, Enzo Ioppoli, Enzo De Caro, Angela Mascaro per delega dell’avvocato Giancarlo Pittelli, Francesco Scalzi, Francesco Catanzaro e Carlo Petitto.

 


Gabriella Passariello

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