Piantagione di canapa indiana, 5 arresti a Bagnara Calabra NOMI

Trovate 397 piante nella frazione Ceramida. In seguito a perquisizione rinvenuti altri 30 chili di marijuana essiccata
di Redazione
5 ottobre 2016
11:12

Nella notte del 3 ottobre, a Bagnara Calabra, i carabinieri della locale Stazione, unitamente a quelli dello “Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria”, nell’ambito di mirati servizi tesi all’attività di contrasto alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti, a conclusione di prolungato servizio di osservazione, hanno rinvenuto nella frazione Ceramida una piantagione di “canapa indiana”, composta da 397 piante, di altezza media di 3 metri circa.

 


Con perquisizione all’interno di un casolare ivi ubicato, inoltre, hanno colto nella flagranza dei reati di  coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti: Francesco Violi, di anni 39, celibe, nullafacente, già noto alle Forze dell’ordine; Mariano Delfino, di anni 29, coniugato, nullafacente, già noto alle Forze dell’ordine; Rocco Graziano Delfino, di anni 30, coniugato, nullafacente, già noto alle Forze dell’ordine; A.C., di anni 28, celibe, nullafacente e un diciassettenne.

 

Nello specifico i Carabinieri, agli ordini del Capitano Giuliano Carulli, comandante della Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, a seguito della perquisizione, li sorprendevano  mentre erano intenti ad essiccare e a tritare sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, per un totale di kg 30 (trenta) circa pronta per essere immessa sul mercato.

 

L’intera piantagione, a seguito di campionatura per successivi accertamenti di laboratorio, veniva estirpata e distrutta, mentre la sostanza stupefacente, già in essiccazione, veniva sottoposta a sequestro.

 

Prevenuti, tutti tratti in arresto, al termine delle incombenze di rito, venivano associati presso la casa circondariale di Reggio Calabria “Arghillà”, ad eccezione del minore che veniva, invece, condotto presso la propria abitazione, in regime arresti domiciliari, tutti in attesa del giudizio direttissimo. L’ennesimo rinvenimento di elevati quantitativi di droga e piantagioni nell’area di Bagnara Calabra, conferma come quest’area del reggino sia florido crocevia di interessi delittuosi connessi alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti.

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