Reggio Calabria: processo a Chiara Rizzo, chiesta l’aggravante delle modalità mafiose

Il Pm Lombardo ha chiesto la modifica del capo d’accusa per Chiara Rizzo e gli altri imputati, aggravandolo per modalità mafiose
di redazione
11 dicembre 2014
13:21

Reggio Calabria - Si è conclusa nel tribunale di Reggio Calabria, dinanzi al Gup Adriana Trapani, l’udienza del processo che vede indagata Chiara Rizzo con l’ accusata di aver favorito la latitanza a Dubai del marito Amedeo Matacena, ex parlamentare di Forza Italia. Il Pm Lombardo ha chiesto la modifica del capo d’accusa nei confronti di Chiara Rizzo e degli altri imputati Martino Politi, segretario di Matacena, e Roberta Sacco, segretaria dell’ex ministro Claudio Scajola, contestando l’articolo 7, aggravandolo con le modalità mafiose. È stata, inoltre, dichiarata inammissibile l’istanza di ricusazione del Gup Adriana Trapani avanzata dai legali degli imputati. Gli avvocati, hanno dichiarato che faranno ricorso per cassazione sull’istanza di ricusazione. L’udienza, intanto, è stata aggiornata al 18 dicembre.

 


 

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