Reggio: processo ‘Carcaruga’, assolto il presunto boss Nino Caridi

Un’assoluzione e diversi sconti di pena. Questa la sentenza della Corte dall’appello di Reggio Calabria al processo ‘Carcaruga’ contro le famiglie di San Giorgio Extra e Ciccarello
di Redazione
16 aprile 2015
16:22

Reggio Calabria - Assoluzione con formula piena per il presunto boss Antonino Caridi. Questa la sentenza di secondo grado del processo “Cartaruga”. La Corte d’appello di Reggio Calabria ha, infatti, assolto Antonino Caridi, difeso dai legali Carmine Ielo e Giovanni De Stefano, che in primo grado era stato condannato dal gup a 16 anni di carcere.

 


Sconti di pena invece per Francesco Rosmini, difeso dai legali Michele e Antonino Priolo, che passa da una condanna a 15 anni e 4 mesi di carcere ad una a 2 anni e 8 mesi di detenzione. Giovanni Pangallo, che in primo grado rimediò 10 anni di reclusione, adesso è stato condannato a 7 anni, 4 mesi e 5 mila euro di multa; infine, Domenico Antonio Laurendi, passa da 6 anni a 4 anni e 8 mesi di carcere. Confermate infine le pene inflitte a Carmelo Mandalari condannato anche in Appello a 6 anni e 8 mesi di reclusione, e a Bruno e Luana Rosmini, sanzionati con un 1 anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa.


L'operazione "Cartaruga" è la diretta prosecuzione di altre indagini denominate ‘Alta tensione’ e ‘Alta tensione 2’, durante le quali sono state colpite le famiglie mafiose delle zone di San Giorgio Extra e Ciccarello, i Caridi, gli Zindato, i Borghetto e i Rosmini, legate alla più potente cosca Libri.

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