Rivalità tra cacciatori alla base di diversi incendi nel Cosentino

Avrebbero agito per ritorsioni, rappresaglie e vendette concorrendo a provocare la distruzione degli habitat di caccia in alcune aree di Sant'Agata d'Esaro. Individuati i responsabili
1 novembre 2016
11:36

Ci sarebbe una rivalità tra cacciatori di cinghiale alla base di alcuni incendi dolosi che hanno interessato alcune aree di Sant'Agata d'Esaro. In particolare dopo il verificarsi di 12 incendi nel periodo estivo, il personale del Corpo Forestale ha arrestato un boscaiolo ritenuto colpevole e condannato alla pena di due anni e quattro mesi di reclusione con sentenza datata 27 gennaio 2016. Ma l’attività d’indagine non si è fermata all'individuazione dell'esecutore materiale, portando all’individuazione anche dei presunti mandanti.

 


Avrebbero agito, secondo gli investigatori della Forestale, per ritorsioni, rappresaglie e vendette tra squadre rivali di cacciatori di cinghiale concorrendo a provocare la distruzione degli habitat di caccia attraverso l'incendio di aree boscate assegnate dall’ATC ad una squadra in particolare.

 

Una volta che le fiamme hanno percorso tali zone, infatti, la legge ne impedisce per 10 anni l'attività venatoria. Pertanto gli uomini del Corpo Forestale ricostruendo tutte le dinamiche pregresse verificatisi sui territori di caccia al cinghiale che insistono in Sant’Agata di Esaro, sono addivenuti all’individuazione dei mandanti di almeno sei di quegli incendi, deferiti all’Autorità Giudiziaria per concorso in incendi boschivi dolosi.

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