TRAGEDIA NEL CANALE DI SICILIA: DISPERSI 170 IMMIGRATI; A BORDO IL CADAVERE DI UN ERITREO UCCISO DALLO SCAFISTA

Ennesimo naufragio nel cuore del Mediterraneo; portati in salvo dalla nave militare Fasan, oltre 1.300 migranti; soccorsi a Reggio, verranno poi smistati nelle altre regioni
24 agosto 2014
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REGGIO CALABRIA - Sopravvissuti al naufragio del barcone che doveva portarli sulle nostre coste, affondato nel Canale di Sicilia. Sono 1.300 i migranti soccorsi dalla nave della Marina Militare Fasan giunti poche ore fa a Reggio Calabria. Ma all'appello mancano 170 persone. Dispersi, con ogni probabilità annegati. Durante la traversata verso la terraferma, un'altra vittima. Un cittadino eritreo trovato senza vita in mezzo ai suoi compagni di viaggio. L'uomo aveva una vistosa ferita alla testa. Secondo quanto dichiarato dal comandante della Virgio Fasan, a colpire con una spranga l'immigrato sarebbe stato lo scafista al momento della partenza nei pressi di Tripoli. 

 


 

I migranti soccorsi sono 1.300. Tra loro 1.014 uomini, 200 donne e 159 minori. Sale così a quota ottomila il numero di immigrati soccorsi e assistiti nella città dello Stretto città negli ultimi due mesi. Efficiente la macchina dell'accoglienza. Impegnati nei soccorsi forze di polizia, della Capitaneria di Porto, dei vigili del fuoco, della Direzione marittima della Calabria e della Basilicata, del Suem 118, della Protezione civile regionale, dell’Azienda sanitaria provinciale, dell’Azienda ospedaliera, delle associazioni di volontariato e della Croce Rossa. (lc)

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