Provincia di Vibo Valentia, i dipendenti in stato d'agitazione per stipendi arretrati

Due mensilità arretrate e nessuna prospettiva per il futuro, questa la denuncia dei lavoratori della provincia di Vibo Valentia da ieri in stato di mobilitazione.
di redazione
3 dicembre 2014
10:54

Protesta alla provincia di Vibo Valentia, i lavoratori denunciano due mensilità arretrate e il futuro non promette niente di buono. Da ieri, i dipendenti provinciali sono in stato di agitazione e, durante l’assemblea sindacale gli animi si infiammano. È intervenuto anche il presidente dell’ente, Andrea Niglia che ha dichiarato: “Al momento non ci sono soldi per gli stipendi arretrati, attendiamo i trasferimenti regionali per pagare la mensilità di ottobre”. Per quanto riguarda, invece, novembre e dicembre, Niglia ha chiarito che al momento non ci sono notizie, se ne parlerà più avanti, a marzo 2015. L’assemblea si scalda quando il presidente dichiara che c’è la possibilità per 200 dipendenti di andare in mobilitazione.


È l’intervento del segretario provinciale della Cgil, Luigi De Nardo ad alzare il tono della protesta con la sua proposta di portare il tavolo a Roma: “Bisogna imporre la questione all’attenzione della politica nazionale e portare la vertenza direttamente a Roma. Ma, anche se si trovassero risorse per coprire qualche mensilità, afferma De Nardo, questa sarebbe una soluzione tampone che non andrebbe ad incidere sul problema complessivo. È necessario imbastire forme di lotta estreme, altrimenti si rimarrà inascoltati”. Intervengono anche il segretario regionale della Cgil-Fp, Alfredo Iozzo e il segretario confederale regionale Michele Gravano. Iozzo si scaglia contro il presidente Niglia e denuncia il “suo atteggiamento arrogante e intimidatorio nei confronti dei lavoratori”. “ Non è consentito a nessuno di trattarvi così, ha dichiarato Iozzo, Niglia abbia rispetto dei lavoratori dell’ente che amministra”.



Prende poi la parola Gravano che riesce a pacare gli animi. Il segretario confederale si rivolge al neo presidente della Regione Mario Oliverio e chiede “ un suo intervento sulla vicenda". Suggerisce, inoltre di "indire un’assemblea con la deputazione locale e i neo eletti consiglieri regionali per richiamare la politica alle proprie responsabilità”.

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