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di Francesca Giofrè
9 luglio 2023
14:00

Angoli di bellezza per combattere lo spopolamento, a Mileto portoni colorati con il progetto “Portiamo arte”

FOTOGALLERY | L'iniziativa nasce dall'idea del giovane artista Fortunato Pedullà, che per realizzarla ha chiamato a raccolta colleghi da tutta la Calabria. «Un atto d'amore verso la nostra terra»

Destinazioni

Dipingere i vecchi portoni di case abbandonate; creare degli angoli bellezza in un centro storico sempre più vuoto, per combattere il degrado, per attirare visitatori, sperando in un futuro migliore per questa terra. C’è tutto ciò dietro il progetto “Portiamo arte”, ideato e messo in pratica a Mileto, nel Vibonese, da un giovane artista del luogo, Fortunato Pedullà. «Un atto d'amore verso la nostra terra, il desiderio di riscatto per i giovani costretti a lasciare il proprio paese alla ricerca di fortuna», ha definito così l'iniziativa.

 


A inizio giugno Fortunato ha chiamato a raccolta suoi colleghi da tutta la Calabria. Pennelli e colori in mano, insieme hanno dato vita a una due giorni molto intensa, in cui sono stati pitturati portoni e garage in alcune delle principali vie. Da San Nicola di Bari, santo patrono della cittadina sede della curia vescovile, alla celebre Notte stellata di Vincent van Gogh, passando per paesaggi e dragoni: tanti i soggetti raffigurati. Un vero e proprio festival, che ha portato per le vie di Mileto tantissime persone, abbracciando anche altre forme d’arte con il coinvolgimento di musicisti e ballerini che hanno allietato la due giorni. Tra gli angoli più caratteristici creati, anche quello dell’amore con Il bacio di Gustav Klimt e quello più “calabrese” in assoluto dedicato al malocchio.

 

Gli artisti coinvolti, oltre allo stesso Pedullà, sono: Irene Lucia Borgese, Marika Brogna, Pamela Caligiuri, Agostino Caracciolo, Alessandro Ferragina, Gabriele Garoffolo, Massimiliano Giordano, Salvatore Giordano, Kety Grillo, Vincenzo Lavia, Giuseppe Mirijello, Maria Neve Vallone, Maria Villirillo.

Il richiamo delle loro opere d’arte non si è spento a inizio giugno, ad ammirare le porte colorate a mileto sono giunti in molti anche dopo. «Stiamo avendo un buon riscontro – spiega Pedullà -. Mileto è sede di un museo ricco di interessanti reperti, oltre che della cattedrale della Diocesi, ed è inoltre vicino alla Fondazione di Natuzza a Paravati. È quindi meta di tanti visitatori, soprattutto d’estate, i quali ora potranno godere di un’“attrazione” in più».   

 

Ne parla con entusiamo il giovane artista, che mira a portare il progetto in altri paesi calabresi. A partire dalle frazioni di Mileto: «Abbiamo già ricevuto qualche invito», spiega. Fortunato ha soli 25 anni, ha studiato al liceo artistico di Vibo Valentia e poi all’Accademia di Belle arti di Catanzaro. Laureato in Pittura, le sue opere ruotano attorno ai temi dell’emigrazione e dello spopolamento dei borghi. Tristi realtà che la nostra terra conosce da vicino. Ed ecco allora che la sua arte si trasforma in impegno e in un messaggio per l'intera società. Così com’era stato per i pannelli installati alla stazione di Mileto esattamente un anno fa, con cui - attraverso scritte come “Non andate via dal vostro paese. Cambiatelo”, o ancora: “È severamente vietato dimenticarsi della propria terra” - ha voluto lanciare un appello agli emigrati calabresi di rientro al Nord. 

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