Storia speciale

A Tiriolo l’energia contagiosa di zia Amalia: a 85 anni gestisce un’azienda agricola e produce un olio che è presidio Slow food

VIDEO | La signora Stilo porta avanti con passione l’azienda di famiglia e collabora con giovani artigiane calabresi: «Me lo ha chiesto mio marito prima di morire. Non sento la fatica, non mi lamento mai»

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di Rossella  Galati
8 maggio 2024
18:22

«Quest'azienda per me è tutto perché mio marito ci teneva moltissimo e io devo fare tutto quello che mi ha chiesto lui prima di morire». Ha 85 anni la signora Maria Amalia Stilo, per tutti zia Amalia. È lei a portare avanti con passione l'azienda di famiglia tra i comuni di Tiriolo e Settingiano, supportata dal nipote Igor. Ogni goccia del suo olio extravergine bio, racconta la storia di un amore per la terra e per le tradizioni. «Il mio non è un condimento ma è un alimento, siccome lo faccio a freddo, tutte le proteine e le vitamine restano dentro» spiega. L'olio Amaliù, così la chiamava teneramente il marito, riconosciuto presidio Slow food olivi secolari, è molto di più di un semplice olio, è la sintesi perfetta di tradizione e passione, un connubio che prende vita in questi 23 ettari di terreno dove zia Amalia vive e lavora. Il prodotto aderisce ai 10 principi dell'UN Global Compact condividendo sostenendo e applicando nella propria sfera di influenza un insieme di principi fondamentali, relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione.

Generazioni ed esperienze diverse a confronto

«Con me lavorano sei persone, quando dobbiamo raccogliere le olive sono quattordici. Io non mi lamento mai, do coraggio a tutti». È un'energia contagiosa quella di zia Amalia che ha travolto anche altre giovani imprenditrici dando vita a iniziative gustose e stimolanti come quella realizzata in occasione della Pasqua insieme alla maitre choccolatier Giuliana Paonessa e all'imprenditrice artigiana Giuliana Furrer: «Giuliana ha utilizzato cioccolato artigianale, il ripieno conteneva anche l'olio di zia Amalia e io mi sono occupata del packaging, tutto ecosostenibile con degli inserti in ceramica – racconta Furrer -. Ora stiamo lavorando anche a delle oliere e bomboniere, la collaborazione continua. È bello poter lavorare nella propria terra, con altre donne, di più generazioni». «Quello che raccomando ai giovani è di avere forza, volontà e di non prendere cattive strade – conclude zia Amalia - perché questa è la cosa peggiore che possa succedere in questo mondo».


Giornalista
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