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di Asmara Bassetti
31 marzo 2024
09:00

Tra relax e divertimentoEscursioni nella natura e passeggiate tra i vicoli più belli della Calabria, cosa fare a Pasqua e Pasquetta

Complici le temperature primaverili sarà possibile andare alla scoperta di borghi e bellezze sconosciute di una terra ricca di storia

Destinazioni

Se seguire le processioni o prendere parte ai numerosi riti della settimana di Pasqua non è tra i vostri programmi, ma l'idea di rimanere a fare il solito pranzo in casa o al ristorante vi annoia, non preoccupatevi, in Calabria ci sono numerose alternative. Complice la primavera, che regala alla nostra regione giornate di sole e di temperature alte, avrete solo l'imbarazzo della scelta. Escursioni in mezzo alla natura, passeggiate tra i vicoli dei centri storici, visite ai castelli, la scoperta delle nostre bellezze storiche e architettoniche, senza lasciare da parte la gastronomia locale. Qui di seguito vi diamo qualche spunto per passare le giornate su cosa fare a Pasqua e Pasquetta in Calabria, con pacchetti di giornate già organizzati e qualche itinerario libero alla scoperta dei luoghi.

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A Cerchiara per la grotta delle ninfe e il santuario della Madonna delle Armi

Ci spostiamo esattamente nel versante opposto, verso il Massiccio del Pollino, dove troviamo Cerchiara, in provincia di Cosenza, paese affacciato sulla piana di Sibari, conosciuta soprattutto per la bontà del suo pane tipico impastato, infornato e venduto esclusivamente da donne, esportato in tutto il mondo. Qui si trova uno dei luoghi più belli della nostra regione, intorno al quale aleggiano leggende e mistero: la grotta delle Ninfe. Secondo la leggenda qui si trovava il letto nuziale di Calipso, la nereide figlia di Atlante, innamoratasi di Ulisse. La grotta si presenta come un canyon strettissimo che taglia in due un grande sperone roccioso, lasciando l'interno quasi completamente all'ombra. Grazie alla presenza di un ruscello, al centro della grotta si è formata una piscina di acqua calda dai fanghi con proprietà terapeutiche, nella quale immergersi è un'esperienza da provare almeno una volta, anche se in alcuni periodi rimane chiusa per questioni di sicurezza. In questo caso potrete optare per quella a pagamento nel paese di Cerchiara. Dopo esservi immersi nell'acqua delle grotte delle ninfe, non potete non visitare il caratteristico Santuario di Santa Maria delle Armi, costruito nella rupe del Timpone Panno Bianco, detta "La Pietra delle Armi". Qui trovarono rifugio nell'VIII secolo i monaci basiliani, scappati alla persecuzione iconoclasta che vietava il culto delle immagini sacre. La sua costruzione cominciò nel 1440, in seguito al ritrovamento, in una delle grotte, di alcune tavolette bizantine, tra le più antiche mai rinvenute, e l'immagine della Beata Vergine delle Armi, dal greco ton armòn, ovvero della grotta, da cui il Santuario prende il nome. Vicino si trovano anche i ruderi del monastero di Sant'Andrea.

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