CONFISCATI BENI A PRESUNTO AFFILIATO A CLAN DELLA ‘NDRANGHETA

L'operazione portata a termine dalla guardia di finanza. Nel mirino del Tribunale di Catanzaro un 43enne che sarebbe coinvolto nella faida dei boschi
29 luglio 2014
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CATANZARO - Beni per un valore di circa 472mila euro sono stati confiscati dal Gico del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Catanzaro ad un presunto esponente della cosca Sia-Procopio-Tripodi, Michele Lentini, 43 anni, di San Sostene (Cz). Il provvedimento è stato richiesto dal procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo ed emesso dalla seconda sezione penale del Tribunale di Catanzaro. I beni confiscati sono una casa, un deposito, un appezzamento di terreno, un' autovettura di lusso, quote societarie e diverse disponibilità bancarie e finanziarie. Tre anni fa Lentini era stato raggiunto da un provvedimento restrittivo nell'ambito dell'operazione "Showdown" che ha consentito di ricostruire le attivita' e i ruoli della cosca Sia-Procopio-Tripodi, compresi alcuni omicidi maturati nell'ambito della cosiddetta faida dei boschi. I beni confiscati oggi erano stati sequestrati nel marzo del 2013. Lentino è accusato di essere uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Giuseppe Todaro, assassinato 4 anni fa.  

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