Consiglio regionale, approvata manovra da 124 milioni di euro

E' stata una seduta particolarmente movimentata quella che ieri ha approvato l'assestamento di bilancio. Duri gli interventi di Carlo Guccione e Flora Sculco
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di Redazione
4 dicembre 2015
08:33

Si è tenuta ieri la seduta del Consiglio Regionale cha ha approvato l'assestamento di bilancio. La seduta, durata oltre cinque ore, è stata caratterizzata da momenti di tensione dovuti, soprattutto agli interventi dei 'dissidenti' della maggioranza, ovvero Carlo Guccione e Flora Sculco. La manovra relativa all'esercizio finanziario 2015 e al bilancio pluriennale 2015-2017 è stata votata dalla maggioranza e da Ncd. Il vicepresidente della Giunta, nonché assessore al bilancio Antonio Viscomi, ha spiegato che con questa manovra vengono autorizzate nel triennio 2015 – 2017 maggiori spese per 124 milioni euro circa di cui 83,1 milioni per l’anno 2015. Nello specifico la copertura finanziaria è garantita per 40 milioni con l'utilizzo delle entrate derivanti dalla manovra regionale relativa all'anno di imposta 2014; per 20 con l'utilizzo del risparmio relativo alla minore spesa per le rate di ammortamento dei mutui "non tirati"; per 22 per minori rate non pagate in seguito alla rimodulazione dei mutui stessi. La parte discrezionale soggetta alle decisioni di Giunta e Consiglio sarà utilizzata in via prioritaria per la copertura di spese di carattere obbligatorio, come i debiti pregressi, gli accantonamenti previsti dalla legge.


Intervento Flora Sculco - La consigliere di 'Calabria in rete', dopo aver espresso voto favorevole al provvedimento, ha preso la parola ed ha sottolineato la scarsa sensibilità del consiglio difronte a due tematiche ritenute di notevole importanza. Nello specifico, l'assenza di finanziamenti per i centri antiviolenza sulle donne e il mancato sostegno agli allevatori, colpiti dall'epidemia detta 'Lingua Blu'. Poi rivolta alla maggioranza si è mostrata indispettita per alcune dichiarazioni rilasciate dall'unica consigliera donna e ha dichiarato: "Qui non siamo in caserma e non prendiamo ordini da un caporalmaggiore".


 

Intervento Carlo Guccione - Ancora più dura la posizione di Carlo Guccione che ha esordito dicendo: “Ad un anno dalle elezioni regionali, quando la stragrande maggioranza dei cittadini ha scelto chi doveva governare con una forte domanda di cambiamento, registriamo una situazione di evidente difficoltà ad attuare e rendere concreto questo cambiamento". Per quanto riguarda la manovra anche Guccione ha espresso voto favorevole ma ha fortemente critica il lavoro della Giunta: "Oggi anche nelle parole dell’assessore Viscomi emergono con chiarezza le profonde criticità di un assestamento che, sostanzialmente, va a coprire debiti, pignoramenti e mancate coperture di spesa obbligatorie con 80 milioni di euro, con oltre 40 milioni di entrate regionali che non vanno a coprire il disavanzo sanitario relativo all’anno 2013 rendendosi disponibili per l’assestamento di bilancio. Emerge una situazione grave, fortemente compromessa da una condizione debitoria che ci fa dire che la Calabria si trova collocata su una montagna di debiti che oscilla tra un miliardo e mezzo e due miliardi di euro. Una situazione che richiede una radicale riforma dell’istituzione regionale in direzione della modernizzazione, della trasparenza e della certezza delle risorse. Una riforma radicale degli enti strumentali, delle società in house, delle partecipate e delle fondazioni che hanno visto una proliferazione negli anni passati, che hanno sprecato risorse ed erogato clientele e che rappresentano la vera zavorra che impedisce alla nostra terra di camminare e di rialzarsi. Questa impostazione ha garantito privilegi per pochi e sprecato ingenti risorse".


Il consigliere regionale del Pd si è poi soffermato sulle società partecipate ed ha dichiarato: "Una miriade di enti del sottobosco regionale come Fondazione etica, Field, Agenzia Calabria lavoro, Fincalabra, Arssa, Afor, Comac srl, Sial servizi spa, Somesa, Ara, Consorzio per le aree di sviluppo industriale, fondazione Terina, fondazione Calabresi nel mondo che, oggi, senza un processo di riforma e in un clima di indeterminatezza provocato da continui rinvii, appesantiranno ulteriormente la situazione debitoria della Regione. Occorre ridurre drasticamente il numero di società partecipate, enti e fondazioni in house e creare poche agenzie specializzate al servizio dell’agroalimentare, della forestazione, del lavoro, della formazione, del turismo e dei servizi alle persone. E’ necessario fare pulizia anche delle tante leggi e regolamenti diventati inutili e anzi utili solo ad ostacolare le novità introdotte a livello nazionale ed europeo. Il rischio è di non riuscire a spezzare la catena dei debiti che paralizzano di fatto l’operatività del bilancio regionale costretto ogni anno a farsi carico di una parte dei debiti maturati negli anni precedenti".


"Questa legislatura - ha concluso l'ex assessore al Lavoro - rischia di trasformarsi nell’ennesima occasione sprecata che la Calabria non può assolutamente permettersi”.

 

Il Presidente Oliverio ha anche firmato i decreti di nomina dei dirigenti di alcuni enti subregionali. Commissario di Fincalabra è stato nominato Carmelo Salvino. Per Fondazione Terina, Tommaso Loiero, per Arpacal Francesca Gatto, Calabria Lavoro e Field Fortunato Varone

 

 

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