IL CENTRODESTRA ALZA LA VOCE. ‘ELEZIONI VALIDE ANCHE SE IL GOVERNO IMPUGNA LA LEGGE ELETTORALE'.

Dura replica dei capigruppo di maggioranza agli attacchi dell'opposizione sulla legittimità delle prossime consultazioni regionali, in attesa della sentenza della corte costituzionale sulla norma approvata dall'astronave.
13 luglio 2014
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CATANZARO - La maggioranza prova per un attimo a ricompattarsi e a rispondere presente alle mille provocazioni dell'opposizione. Una su tutte quella inerente le prossime elezioni regionali. I capigruppo nell'assemblea di ‘Palazzo Campanella’  ritornando sulla legittimità delle prossime elezioni messa in dubbio dall'impugnativa della legge elettorale annunciata dall’esecutivo Renzi, hanno continuato a difendere lo strumento legislativo che 'consente di tradurre il consenso elettorale – hanno detto - in rappresentanza adeguando al contempo lo Statuto Regionale alle modifiche imposte da scelte legislative nazionalI'.  Al di là delle valutazioni della Corte Costituzionale, il centrodestra ha stigmatizzato  quelli che definisce 'i novelli e nostrani costituzionalisti dell'opposizione ed anche i militanti di quel Movimento ormai noto per aver partorito la proposta di legge elettorale più astrusa della storia repubblicana', ricordando che la composizione dell'attuale Parlamento,  è la conseguenza di una norma  già dichiarata incostituzionale dalla Suprema Corte . 

'E' l'incostituzionale Porcellum che ha assegnato a qualcuno il ruolo ed i poteri per impugnare la legge elettorale calabrese non si capisce, francamente, sulla base di quale motivazione ciò che vale a Roma non dovrebbe, eventualmente, valere in CalabriA'. Ergo,  le elezioni potranno regolarmente tenersi nel mese di novembre ed il futuro Consiglio sarà pienamente legittimato anche nell'ipotesi di una dichiarazione di incostituzionalità della legge medesima". 


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