La rivoluzione di Mario Oliverio: liste pulite, più donne e porte chiuse agli uscenti

I vertici del Pd condividono la preoccupazione del candidato alla presidenza della regione e ne sposano tutta la linea. Le compagini del centrosinistra al vaglio dell’Antimafia
di T.F.
23 ottobre 2014
00:00

Catanzaro - 'Dura lex sed lex'. Mario Oliverio non arretra. Ragiona quasi da rottamatore. E impone in ogni senso il rispetto delle regole. Nei giorni scorsi il candidato del centrosinistra alla presidenza della regione ha espresso ieri molta preoccupazione ‘per la composizione delle liste’ ed ha manifestato il suo stato d'animo, con una lettera, al vicesegretario nazionale del Pd Guerini, al segretario regionale Magorno e ai cinque segretari provinciali del partito calabrese. Da largo del Nazareno è stata sposata la linea del rinnovamento espressa nella missiva.


La lettera. "Ancora pochi giorni – ha scritto Oliverio - e scadono i termini per la presentazione delle liste per il rinnovo del Consiglio regionale. Come ho avuto già modo di dirvi, ritengo opportuno tornare a sollecitare una maggiore attenzione sul modo come il PD si appresta a questo appuntamento. Ho il dovere, innanzitutto – ha proseguito la missiva - di esprimere una forte preoccupazione per il rischio che la composizione della lista del PD possa avvenire senza un processo selettivo delle candidature ancorato a criteri politicamente rispondenti alla forte domanda di cambiamento che si esprime anche dentro il nostro partito". Non è da sottovalutare, ha poi aggiunto Oliverio, ‘che in base allo schema di lista che si va profilando, se non si interviene per una sensibile correzione di rotta, si rischia di precludere nel nuovo gruppo consiliare la presenza della rappresentanza femminile’.


 

‘Ritengo, pertanto, - ha scritto - che un esame della esperienza svolta nell'ultima consiliatura e l'opportunità di promuovere un adeguato processo di rinnovamento politico della rappresentanza del PD è tema che non si può' eludere. E' necessariamente richiesta una netta assunzione di responsabilita' da parte di tutti noi e degli stessi organismi di direzione politica regionale di intesa con la Segreteria nazionale del Partito’. Convinto che il Pd sia "particolarmente attento e sensibile ai temi della moralità e del rispetto della legalità, non si limiti semplicemente ad una formale e burocratica applicazione del codice etico. E' per queste ragioni – ha aggiunto - che vi chiedo di intervenire tempestivamente ed evitare che possa essere compromessa la possibilità di presentare in tutte le circoscrizioni elettorali liste coerenti con quanto è stato proclamato pubblicamente e solennemente dal Pd in ogni sede. Al Pd- ha concluso Mario Oliverio - chiedo un sostegno attivo ed intelligente al fine di dare forza e credibilità ad una impegnativa opera di rinascita, rinnovamento e rifondazione democratica della Calabria".


In sintesi. Non appena predisposte, le liste verranno trasmesse alla Commissione parlamentare antimafia. Definite anche altre questioni. La rappresentanza femminile dovrà essere per il 30% dei posti. I consiglieri uscenti saranno invitati a fare probabilmente un passo indietro. Tra questi solo alcuni hanno espresso al momento la volontà di non ricandidarsi. Ovvero, Nicola Adamo, Piero Amato e Mario Maiolo. Altri nomi vengono passati al setaccio in queste ore. Non si esclude anche in questo senso una rivoluzione.

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