La versione di Oliverio sulla Lanzetta in Giunta: 'Ho chiesto io a Renzi di liberarla'

Il governatore chiarisce la scelta di Maria Carmela Lanzetta, da oggi ex ministro e nuovo assessore della Giunta regionale calabrese.
di redazione
26 gennaio 2015
16:39

Non è stato Renzi a 'cacciare' la Lanzetta dal Governo. E' stato Mario Oliverio a voler puntare sul ministro del governo Renzi per guidare il processo di riforme messo in piedi da questa maggioranza, la pre-condizione per costruire una legislatura 'rivoluzionaria'.
"E' mia l'idea di avere il ministro Maria Carmela Lanzetta nella Giunta regionale - ha dichiarato oggi Oliverio - particolare valore e significato assume la nomina di Maria Carmela Lanzetta ad assessore della Giunta regionale da me presieduta. A questo proposito, è fuori luogo ogni dietrologia o interpretazione distorta: sono stato io a rivolgermi al presidente Renzi per sottoporgli la valutazione dell’opportunità di questa scelta".


"L'idea di questa proposta, quindi è stata mia. La decisione definitiva, ovviamente, è avvenuta attraverso l’interlocuzione ed il confronto che, nei giorni scorsi, ho avuto con il ministro che, in piena autonomia, ha deciso per il suo impegno nel governo regionale della Calabria - continua Oliverio - E' per questo che avverto il dovere di ringraziare pubblicamente Maria Carmela Lanzetta per aver deciso di mettere a disposizione della Giunta regionale la propria esperienza, competenza e responsabilità. La decisione di impegnarsi nella funzione di assessore regionale calabrese è la manifestazione di quanta volontà e passione possa animare il suo impegno nella nuova veste istituzionale".



Rappresentanza territoriale - "Sono state chiamate a far parte della Giunta regionale forze sperimentate e competenti. La scelta è stata compiuta nel pieno rispetto della norma statutaria e del criterio dell’equilibrio della rappresentanza territoriali".


Il completamento della Giunta - "Ho già in mente il profilo, l’identikit degli altri assessori che faranno parte della nuova Giunta regionale». I tempi saranno quelli necessari per la definitiva approvazione dello Statuto, quindi per la fine di marzo, con il presidente che ha voluto anche ribadire i lati positivi delle riforme in via di approvazione: «Si tratta di uno Statuto che, primo in Italia, darà ampio spazio alla presenza delle donne".

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