Manifestazione del Pd a Lamezia contro le infiltrazioni mafiose in campagna elettorale

Il riferimento è, ancora una volta, a quanto accaduto nelle liste del candidato Paolo Mascaro
di Tiziana Bagnato
23 maggio 2015
12:10

E’ ancora una volta la legalità il tema al centro di uno degli incontri pre elettorali del centrosinistra lametino. In un’isola pedonale, a dire il vero questa volta povera di astanti, il gruppo dirigente del partito democratico ha tuonato contro la possibilità che ulteriori infiltrazioni mafiose invadano le liste cittadine. Il segretario provinciale Enzo Bruno, quello regionale Ernesto Magorno, e poi ancora il governatore Mario Oliverio, il presidente del consiglio regionale Tonino Scalzo e la senatrice Doris Lo Moro, hanno tuonato contro le commistioni politica e criminalità e invitato a votare Tommaso Sonni.
«Meglio perdere in modo pulito che con liste inquinate» è stato il monito di Oliverio che, con riferimento poi all’esposto fatto da Mascaro alla Procura affinché accerti presenze criminali nelle sue liste, ha sottolineato che bisogna impegnarsi in prima persona senza delegare la magistratura.
«Abbiamo bisogno di persone che si assumano la responsabilità delle città senza ombre sulle spalle – ha aggiunto – sono sicuro che i lametini avranno chiaro il quadro e agiranno di conseguenza».
Dura con la città Doris Lo Moro che ha invitato Lamezia a fare i conti con se stessa e a reagire, a non volere i voti della mafia. Mentre Tommaso Sonni, candidato unico del centrosinistra alle amministrative del 31 maggio, ha chiarito che trasparenza e legalità sono condizioni scontate del suo lavoro.

Giornalista
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