Oliverio: ‘La Giunta? Prima la riforma dello Statuto’

Nessuna fretta da parte di Mario Oliverio. Il neo presidente, come annunciato, intende modificare lo Statuto prima di varare la nuova giunta.
di redazione
16 dicembre 2014
16:20

Regione – “Non ho nessun assillo, quando sarò nelle condizioni di aver rimosso questo vincolo allora darò vita alla giunta che sceglierò io – ha dichiarato Oliverio ai giornalisti – innanzi tutto bisogna che si insedi il Consiglio, che ad oggi non è stato ancora formalmente convocato. Ho detto sin dall’inizio che subito dopo le elezioni degli organi del Consiglio bisognerà provvedere alla modifica dello statuto nel senso di rimuovere quelle che sono le ragioni che hanno indotto il governo a impugnarlo. Tra queste c’è l’abolizione del consigliere supplente, che è una anomalia, una forzatura evidente e una distorsione politica, e quello di dare al presidente mani libere nella scelta degli assessori”.

 


Consiglio regionale: slitta la proclamazione degli eletti


Nuova Giunta - “Perchè stante questo vincolo statutario, non ci sono le mani libere. Il presidente che viene eletto direttamente dal popolo ha un mandato pieno di cui risponde al popolo e naturalmente la squadra che il presidente sceglie deve essere una squadra che risponda a questo dato. Per fare questo non ci possono essere vincoli ed allo stato vanno rimossi. Quindi la modifica statutaria va anche in questa direzione. Quando saro' nelle condizioni di avere rimosso questo vincolo allora daro' vita ad una giunta che potra' essere di tutti esterni, di tutti interni, di parte di interni, di parte di esterni, non puo' essere condizionata".

 

Il programma di Oliverio: modifiche allo Statuto, nuova giunta e sburocratizzazione


Consigliere Delegato e strutture di missione - "Nel frattempo - ha aggiunto Oliverio - stiamo lavorando alacremente anche perche' tra le modifiche statutarie il mio obiettivo e' coinvolgere piu' pienamente il Consiglio prevedendo una norma che consenta al presidente, su singoli progetti e su singole questioni di dare delega al consigliere. In terzo luogo, come avvenuto in altre Regioni, noi pensiamo che nello Statuto debba essere consentita anche la costituzione di unita' o strutture di missione che consentano al presidente, su problematiche piu' ampie quali la difesa del suolo, il problema dell'ambiente con particolare riferimento ai rifiuti, di assumere l'unita' di missione come strumento per governare, affidandola ad una direzione di competenza". "La mia e' una proposta - ha concluso il presidente della Regione - che parte dalla Giunta ma e' piu' articolata perche' abbiamo bisogno di mettere in campo un governo di questa terra che risponda alle esigenze della Calabria”.

 

Oliverio si è insediato: la prima intervista

 

Bilancio - "Lo Statuto – ha spiegato Oliverio – prevede che nei primi 10 giorni il presidente assuma i poteri della giunta con atti monocratici. Quindi vi annuncio che, dopo riunioni anche notturne fatte in questi giorni, assumerò lo schema di bilancio e i primi di gennaio, non appena il Consiglio si sarà insediato, si aprirà la fase di confronto in Consiglio per il vero bilancio a cui dovremo dare vita e che naturalmente nei primi mesi del 2015 sarà definito".

Dirigenti - "Ho chiesto ai dirigenti di rimettere, con un atto volontario, il mandato perché sarebbe stato questo già un primo elemento di valutazione. Alcuni l'hanno già fatto, altri lo stanno facendo. Mi auguro lo facciano tutti".


Ammortizzatori sociali - "Stamani, ai 40 milioni che ha destinato il ministero del Lavoro dopo l'interlocuzione che abbiamo avuto per il pagamento di parte delle spettanze ai beneficiari della cassa integrazione in deroga, abbiamo saputo che la Commissione europea ha accolto ed approvato la nostra proposta di rimodulazione del Fondo sociale europeo ed altri 40 milioni saranno nella nostra disponibilità per aggiungersi ai primi 40"


No a Ncd - Vorrei solo ricordare – ha aggiunto – che il 23 novembre si è votato per dare alla Calabria un presidente e un governo regionale e si è votato su proposte presentate agli elettori che sono stati chiamati a pronunciarsi su questo e non su altri equilibri. Quando ci saranno le elezioni politiche gli elettori decideranno, e io tra questi, da quali alleanze, da quale governo e da quale proposta intendiamo essere governati".

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