Qui amaranto

Reggina, un viaggio lungo dieci mesi. Dalla Samp al Sudtirol: il bilancio, cos’ha funzionato e cosa no

I playoff raggiunti dopo dodici anni sono, senza dubbio, un risultato ottimo. Ma c'è anche qualcosa da rivedere e un'ambizione da coltivare

8
di Matteo Occhiuto
29 maggio 2023
20:00

1 2 3 4

L'esultanza di Canotto (foto Valentina Giannettoni)

 

Dal 5 agosto al 26 maggio

Dalla Sampdoria al Südtirol. Un arco narrativo di dieci mesi densi, fitti. Un'altalena di emozioni che, nel suo epilogo, ha regalato l'emblema della gioia e dell'amarezza. L'una rappresentata dalla folle felicità del gol di Canotto contro l'Ascoli al minuto 95; l'altra dalla delusione del veder gonfiare la porta di Bolzano sbagliata.

In mezzo un girone d'andata da record. Tanta illusione ha inebriato Reggio, convinta che il digiuno di Serie A potesse spezzarlo una squadra sì forte, ma decisamente inferiore rispetto a Frosinone, Genoa, Cagliari, Bari e Parma, per citarne cinque che, di certo, sono a un livello più alto. Il 2023 ha insegnato tanto: a mister Inzaghi, alla squadra, alla dirigenza. Le sconfitte in serie hanno fatto male, rischiando di privare gli amaranto di un traguardo che sarebbe stato meritatissimo e che, parafrasando Superpippo, il Dio del calcio ha poi deciso di riconoscere.

Andare in A, quest'anno, era oggettivamente impensabile: in una B così competitiva, per fare il salto ci vuole una struttura societaria decisamente più robusta di quella della Reggina e, possibilmente, una rosa più lunga e completa. Ma quanto fatto deve lasciare in bocca al tifoso un sapore d'orgoglio, speranza e voglia di tornare dove Reggio ha dimostrato di poter stare nei primi anni duemila.

2 di 6    Continua

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top