Pallavolo Calabria

Serie C femminile, la Tonno Callipo che sprinta verso la B2 è anche il volto felice della regista Giorgia Fiorini

VIDEO | La giovane palleggiatrice sempre in bella evidenza ed espressione di una famiglia legata al volley. «Ci attende l’ultima sfida per ripagarci di tanto lavoro, impegno e sacrifici» 

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di Roberto Saverino
25 aprile 2024
16:30

Responsabilità e spirito di iniziativa. Voglia di emergere e tanti spunti di qualità. Il suo è un ruolo di grande responsabilità, che cerca di portare avanti nel miglior modo possibile. A Giorgia Fiorini, 21enne palleggiatrice della Tonno Callipo, spetta il compito di alzare quei palloni che le compagne devono buttare giù dall’altra parte della rete. Allo stesso tempo, la giovane regista catanzarese è dotata anche di brillanti intuizioni e si è fatta fin da subito apprezzare all’interno di una squadra alla quale manca solo una vittoria per approdare in Serie B2. «Ci attende l’ultima partita. L’ultima sfida di una stagione lunga, intensa, bella, appassionante, nella quale – afferma Giorgia Fiorini - abbiamo già condiviso una grande gioia rappresentata dalla vittoria della Coppa Calabria. Adesso siamo davvero vicine all’obiettivo primario, quello della promozione in B2. Siamo relativamente tranquille, ma man mano che si avvicina il giorno decisivo, cresce la tensione, anche perché è la partita più importante dell’anno. Sta a noi cercare di trasformare il tutto in energia positiva».

Era quella giallorossa la squadra da battere ma nessuno ci è riuscito. Dietro ad ogni giudizio c’è anche l’orgoglio di aver sempre vinto fra campionato coppa: «Da fuori può sembrare tutto facile, tutto scontato. Sicuramente è stata allestita una rosa altamente competitiva, però posso assicurare che ci siamo sempre allenate con puntualità, con massimo impegno, con grande determinazione, senza nulla lasciare al caso. Ogni cosa ce la siamo sudata, punto a punto. Partita dopo partita. Orgogliose? Sì, tanto, sia per aver sempre vinto, anche la Coppa Calabria, sia per aver indossato questi colori». Per Giorgia Fiorini una stagione sopra le righe, per la quale si ritiene «molto soddisfatta anche perché i risultati parlano chiaro. E quanto realizzato dalla squadra testimonia il lavoro che c’è dietro. A livello personale mi sento migliorata, sto benissimo qui e sono molto felice di questa annata». Pensieri riposti all’ultima sfida, ma si guarda anche al prossimo anno: «Ora siamo concentrate sulla sfida con il Rossano, ma per quanto mi riguarda – ammette Giorgia Fiorini – sarei onoratissima di rimanere in questa società, che nulla ci fa mancare, trattandoci alla grande».


Un ruolo, quello della regista della squadra, che impone massima attenzione: «Sì, è proprio così. Da noi passa il gioco della squadra e quindi è necessario mantenere sempre elevata la concentrazione. Per gestire al meglio le nostre compagne di squadra dobbiamo essere sempre attente e non perdere la testa». Una famiglia, quella di Giorgia Fiorini, dedita alla pallavolo. Questo sport è di casa e fa parte della vita quotidiana della palleggiatrice catanzarese. Papà Giuseppe e mamma Caterina hanno fondato la Stella Azzurra Catanzaro, con la quale hanno affrontato in questa stagione la Tonno Callipo. La sorella Elena gioca a Reggio Calabria in B2 con la Reghion e poi c’è lo zio Giovanni Torchio, 2° allenatore in Finlandia ed ex anche della Callipo dal 2007 al 2009. «Beh è normale che a casa si parli soprattutto di volley. Questo sport riempie le nostre giornate. C’è un confronto costante e continuo. Ho iniziato a giocare a 5 anni, quasi obbligata, per via della presenza dei miei familiari in veste attiva nella pallavolo, che per me rappresenta casa, vita, famiglia»

Con Anna Salimbeni, l’altra palleggiatrice della squadra, si è fin da subito creato un bel rapporto che va anche fuori dal campo: «Siamo coinquiline. Quindi siamo molto legate e questo ci ha fatto vivere bene tutto l’anno. Siamo amiche, ci troviamo bene. C’è una sana competizione ed è anche molto bello tutto ciò, perché ci spinge a migliorarci e a giocare sempre meglio». Titolari o meno, l’importante è essere sempre utili alla causa giallorossa: «Ci hanno sempre detto di essere una squadra con dodici titolari e noi ragioniamo sempre così. Quello che conta è farsi trovare pronte quando si è chiamate in causa e devo dire che nessuna di noi si sente messa in secondo piano. L’obiettivo primario rimane il bene della squadra». E allora testa rivolta a Rossano per salire in Serie B2: «È la nostra finale e la dobbiamo giocare al massimo. I festeggiamenti arriveranno dopo e ci penseremo sicuramente. Il traguardo si avvicina. Ci faremo trovare pronte come sempre»

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