Il Guardasigilli conferma la volontà di sottoporre al regime di "carcere duro" il boss di Cosa Nostra: «Garantiremo l'espiazione della pena coniugando il diritto alla salute»
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Nell’abitazione trovati abbigliamento di lusso, arredamento ricercato, un frigo pieno di cibo ma niente armi. Gli inquirenti: «Abitava lì da almeno sei mesi»
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Un’amicizia nata in carcere sul finire del secolo scorso segna l’inizio della tragica alleanza fra un gruppo emergente della ’ndrangheta e i potenti boss di Palermo (ASCOLTA L'AUDIO)
Dopo la notizia dell’arresto del superboss di Cosa Nostra Rosanna ha pubblicato un lungo post su Facebook in cui descrive il suo stato d’animo: «Ha visto il volto di mio padre prima che venissi privata per sempre del suo sorriso?»
Avrebbe ricevuto tre dosi di siero, tra marzo e dicembre 2021, nel suo paese d’origine a Castelvetrano, nel Trapanese
Il collaboratore di giustizia molto vicino ai fratelli Graviano nel novembre scorso aveva anche ventilato l’ipotesi che il latitante si sarebbe potuto consegnare per «un arresto clamoroso» in cambio di benefici di pena per qualche sodale all’ergastolo
VIDEO | Il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia ha annunciato in conferenza stampa l’intenzione di chiedere l’applicazione delle misure carcerarie più rigide riservate ai detenuti di mafia
Il super latitante, catturato oggi dopo 30 anni, citato più volte nel processo in corso a Reggio 'Ndrangheta stragista
La premier ha raggiunto Palermo per incontrare il procuratore capo Maurizio De Lucia e gli ufficiali del Ros che hanno coordinato l’operazione per la cattura del latitante
L'indagine aperta nel 2019 dopo le rivelazioni del pentito Avola che avrebbe fatto ritrovare il fucile che ha sparato nell'agguato. All'epoca oltre al capo di Castelvetrano risultavano indagate altre 16 persone, ma al momento non si hanno novità
Un pentito di ’ndrangheta racconta che nel 2011 Cosa nostra acquistò alcuni appartamenti a Mendicino per nascondere l’allora superlatitante
Il boss un anno fa era stato operato e da allora stava facendo delle terapie nella clinica privata. Nel documento falso esibito ai sanitari c'era scritto il nome di Andrea Bonafede
VIDEO | Il generale dei carabinieri prima di essere inviato al Reparto operativo speciale dell’Arma è stato comandante provinciale in riva allo stretto mettendo la firma su alcune importanti inchieste contro la ‘ndrangheta
A svelare il progetto era stato il medico e collaboratore di giustizia di Gioia Tauro Marcello Fondacaro. Il numero uno di Cosa Nostra intenzionato ad entrare in affari con la ‘ndrangheta nel comprensorio di Ricadi
VIDEO | L’esultanza dei cittadini presenti all’operazione che ha portato alla fine della latitanza trentennale del boss mafioso ricorda quanto avvenne con la cattura del killer più spietato di Cosa nostra