‘Ma il mare non vale una cicca?’, la campagna a cui ha aderito l’Area Marina protetta ‘Capo Rizzuto’

Intervenire per evitare che anche questa estate produca un cimitero di mozziconi di sigarette sulle spiagge e su un litorale già saturo di problemi
di Tiziana Bagnato
31 luglio 2015
10:42

Non solo il problema del mare inquinato, della spiaggia spesso piena di spazzatura, dei topi avvistati nel cosentino. Anche i mozziconi di sigaretta fanno la loro parte nel deturpare e avvelenare il nostro litorale. Ecco perché l’uno e il due agosto l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” aderirà alla campagna “Ma il mare non vale una cicca?“ che vedrà lungo gli otto mila chilometri di coste italiane mille volontari impegnati nella distribuzione di 120 mila posacenere tascabili, lavabili e riutilizzabili.
La campagna è promossa dall’associazione Marevivo in collaborazione con JTI (Japan Tobacco International), con il supporto del Sindacato Italiano Balneari, il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Testimonial la nuotatrice olimpica Federica Pellegrini. Si calcola che la campagna porterà a raccogliere un numero tale di cicche di sigarette che messe in fila coprirebbero una distanza di oltre 550 chilometri. Le cicche non rimosse, una volta finite in mare impiegano circa cinque anni e distruggersi.
I posacenere tascabili saranno distribuiti gratuitamente ai bagnanti nelle spiagge libere e attrezzate all’interno dell’AMP “Capo Rizzuto” di Crotone, Alfieri, Punta Scifo, Capo Rizzuto e Le Castella.

Giornalista
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