Botta e risposta

Abusivismo, la Regione replica a Lo Polito: «Dal Comune di Castrovillari nessuna comunicazione, non ci spaventano le minacce»

Dalla Cittadella arriva subito il contrattacco al sindaco della città del Pollino, che ha annunciato la richiesta di un risarcimento per la delibera che dispone il commissariamento: «In molti hanno avviato un confronto positivo, lui ha deciso di chiudersi nelle stanze buie del proprio archivio per giustificare uno svarione»

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di Redazione
14 agosto 2023
19:25

Non si spegne la polemica sul commissariamento di 30 Comuni da parte della Regione Calabria per la mancata vigilanza in tema di abusivismo. E dopo la presa di posizione del sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, che ha annunciato la richiesta di un risarcimento per una delibera che – ha affermato – non è più eseguibile in quanto l’abuso contestato sarebbe stato rimosso nel 2021, a strettissimo giro arriva la replica del presidente Roberto Occhiuto tramite il suo portavoce.

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«Nella giornata odierna – si legge nella nota di risposta – tanti Comuni commissariati per aver lasciato indietro pratiche sull’abusivismo edilizio - da Praia a Mare a Sellia Marina, da Isola Capo Rizzuto a Figline, da Nocera Terinese a Vibo Valentia, da Tortora a Zumpano, fino a Mendicino - hanno avviato con la Regione un confronto positivo, incontrando o sentendo telefonicamente Salvatore Siviglia, direttore generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente. L’atteggiamento è stato costruttivo da entrambe le parti, il clima disteso e sereno, l’obiettivo comune è quello di sanare al più presto gli abusi protagonisti della delibera della Giunta. Altre amministrazioni, invece, come quella di Castrovillari, guidata dal sindaco, Mimmo Lo Polito, hanno deciso di chiudersi nelle buie stanze del proprio archivio comunale per tentare di giustificare alla cittadinanza un proprio svarione, usando questo argomento come pretesto per attaccare politicamente il presidente Roberto Occhiuto».


«Da verifiche preliminari alla Regione – sostiene il portavoce del presidente – non risulta alcuna comunicazione da parte del Comune di Castrovillari relativa all’abuso contestato. Lo Polito si lamenta del clamore mediatico scaturito dopo la delibera della Giunta - a proposito, il presidente Occhiuto ha da anni una costante visibilità nazionale a prescindere dalle recenti vicende che riguardano il Comune di Castrovillari - e forse ignora che un’iniziativa di questo tipo non ha precedenti nella storia dei governi della Regione Calabria».

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«Per l’amministrazione Occhiuto, caro sindaco, non esistono abusi buoni o abusi cattivi, esistono solo abusi da sanare al più presto, esiste la cultura della legalità da diffondere il più possibile – prosegue la nota –. Per noi anche questo tema rientra tra i “veri problemi calabresi”. Così come la sanità, l’ambiente, l’idrico, i rifiuti: tutti temi per i quali la Giunta ha fatto in un anno e mezzo più di quanto i precedenti governi regionali abbiano fatto negli ultimi 30 anni».

«Forse – ai aggiunge – il primo cittadino di Castrovillari - intento a misurare distrattamente larghezza e altezza delle tettoie in legno presenti nel suo Comune - non si è accorto di nulla. Ma i calabresi sì, tant’è che il presidente Occhiuto risulta il governatore più apprezzato del Mezzogiorno, quarto in Italia per fiducia da parte dei cittadini».

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«Quanto a possibili azioni civili evocate da Lo Polito – dichiara ancora il portavoce di Occhiuto –, questa amministrazione regionale non si fa certamente intimidire da simili minacce. La Giunta Occhiuto ha dimostrato in questi mesi di saper prendere, ove necessario, anche decisioni impopolari con un’unica stella polare: il bene della Calabria. Dalla depurazione al governo della sanità, dai consorzi di bonifica all’abusivismo, dalla lotta agli incendi alla gestione dell’idrico e dei rifiuti».

«Il governo regionale – conclude – non ha paura di rompere schemi incrostati da anni di immobilismo per riformare visceralmente la Regione e per costruire un futuro migliore per questa terra. Se tutto questo scatena il mal di pancia di qualche sindaco o di qualche gruppo di potere, ce ne faremo una ragione. Ma continueremo a seguire convintamente la strada intrapresa».

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