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Alla ricerca delle proprio radici, ecco perché Alessandro è tornato in Calabria: «Qui sto bene»

VIDEO | Il giovane ha lasciato la vita frenetica del nord Italia tornando alle origini: «Desideravo una vita più lenta, in linea con il mio essere». Oggi racconta il territorio

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di Kristal Berlingieri
18 maggio 2024
22:01

Per molti il Sud rappresenta una connessione con le proprie radici e la propria identità culturale. Trasferirsi in queste regioni può significare riscoprire le tradizioni familiari, la cucina locale, luoghi e un senso di appartenenza che può essere difficile da trovare altrove. Nonostante le sfide economiche affrontate da molte regioni del Sud Italia, ci sono sempre più opportunità emergenti in settori come il turismo sostenibile, l'agricoltura biologica, l'artigianato locale e l'imprenditoria digitale. Molte persone vedono il Sud come un luogo fertile per realizzare le proprie ambizioni imprenditoriali o professionali, spinti dalla voglia di fare la differenza in comunità più piccole e resilienti.

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È il caso di Alessandro Frontera agronomo, guida ambientale, scrittore di libri e camminatore che ha rivoluzionato la sua vita frenetica al nord. È tornato alle origini in Calabria, la terra dei suoi genitori, dovei è iniziato il suo viaggio tra i paesaggi della Calabria e i desideri del suo animo. «Un cambiamento alla ricerca delle mie radici, una vita più lenta che si allineasse al mio essere. Racconto il territorio, mi occupo di promozione territoriale, accompagno le persone alla scoperta di una Calabria più autentica» - afferma Alessandro Frontera.


Attualmente parte del team dell’associazione Fili meridiani svolge il ruolo di guida Instaruga e Aigae, trascinando nel suo viaggio chiunque voglia immergersi nei paesi dell’entroterra calabrese, partendo proprio dall’ Arbëria crotonese. Obiettivo del portale Instaruga è mettere in relazione molti dei paesi dell’entroterra calabrese, partendo dal crotonese, attraverso un ciclo di esperienze diffuse sul territorio. Si tratta di esperienze autentiche e uniche nei luoghi. Un tuffo in secoli di storia e tradizioni di paesi poco conosciuti dal fascino immenso, calati in contesti naturalistici straordinari. Molteplici sono i tour disponibili, oggi è toccata la visita alla Chiesa di Sant’ Antonio a Pallagorio, con strutture murarie originarie di incerta età medievale, che fu piccolo convento abitato da monaci basiliani. 

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