Ammodernamento della 106, la preoccupazione della Filca Cisl: «A che punto è la progettazione della tratta Catanzaro-Reggio?»
Il segretario generale Christian Demasi lamenta la mancanza di un piano complessivo per la statale ionica «che continua a mietere vittime e la cui inadeguatezza continua a rappresentare un forte ostacolo per lo sviluppo dei territori attraversati»
La Filca-Cisl Calabria, con il segretario generale Christian Demasi, chiede «a che punto è la progettazione della tratta tra Catanzaro e Reggio Calabria della nuova strada statale 106». Demasi esprime grande preoccupazione «per la mancanza di un progetto di completo ammodernamento della statale ionica, che continua a mietere vittime - sono già 25 le persone che hanno perso la vita nel 2024, tra questi tanti giovanissimi - e la cui inadeguatezza continua a rappresentare un forte ostacolo per lo sviluppo dei territori attraversati».
«Pure avendo preso atto con soddisfazione della definizione dei 5 bandi di progettazione esecutiva dell’Anas per la realizzazione del lotto tra Simeri Crichi e Crotone, per un investimento complessivo che supera i 2 miliardi di euro, e per il quale confidiamo su rispetto dei cronoprogrammi e il corretto impiego delle risorse - aggiunge Demasi - non nascondiamo i timori che l’opera nel suo complesso resti un’incompiuta, in particolare per l’assoluta mancanza di una programmazione per l’ammodernamento dell’arteria nel basso Ionio catanzarese - dove la viabilità è rimasta sostanzialmente la stessa dei primi decenni del secolo scorso - e nel tratto reggino a sud di Locri. Per questo sollecitiamo la politica regionale e nazionale affinché ci sia un impegno concreto al definitivo ammodernamento di una arteria che è strategica per lo sviluppo di una regione penalizzata ormai da decenni da un collegamento inadeguato e pericoloso, che rappresenta un rischio costante per la sicurezza di chi lo percorre, un ostacolo alla crescita economica dei nostri territori e una grave compressione del diritto alla mobilità dei cittadini calabresi».