La replica

Anziani “reclusi” al quinto piano senza ascensore di un alloggio popolare di Vibo, l’Aterp: «Non abbiamo soldi né altre case»

L’azienda regionale per l’edilizia pubblica residenziale conferma l’esistenza del problema che pregiudica la fruizione dell’appartamento ma non prospetta una soluzione immediata: «Potrebbero fare richiesta di un altro alloggio, ma non ce ne sono di disponibili»

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di R. C.
14 febbraio 2024
14:55
L’ascensore non funzionante
L’ascensore non funzionante

Con grande tempestività ma forse non con altrettanta efficacia, l’Aterp Calabria, cioè L'Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale, ha replicato all’articolo pubblicato ieri da LaC News24, a firma della nostra Cristina Iannuzzi. Nel pezzo si racconta delle difficoltà di una coppia di anziani inquilini delle case popolari di Vibo, quelle in Contrada Vaccaro. 74 anni lei e 81 lui, si ritrovano quasi reclusi nel loro appartamento al quinto piano perché l’ascensore del palazzo non è mai entrato in funzione da 20 anni a questa parte. Le uscite sono sempre più sporadiche con l’avanzare dell’età e legate comunque a esigenze inderogabili, come una visita medica. 

Il neo commissario di Aterp Calabria, Grazia Maria Carmela Iannini, nominata dal presidente Occhiuto nell’ottobre scorso, ha risposto a tambur battente. Ma ciò che ha detto è sintetizzabile così: non ci sono soldi, non è una nostra competenza e non ci sono altre case dove trasferirli.


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Ma ecco, per dovere di cronaca, il testo integrale della replica dell’Aterp:

«In merito all’articolo a firma Cristina Iannuzzi, del 13 febbraio u.s., dal titolo “Vibo, anziani “prigionieri” al quinto piano di una casa popolare dove l’ascensore non funziona da 20 anni” apparso sulla testata giornalistica LaC News24 occorre, in via preliminare, evidenziare che la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elevatori, quando non si tratti di problemi strutturali, è competenza esclusiva della gestione condominiale, laddove sono stati nominati degli Amministratori di Condominio, ovvero degli stessi assegnatari che ne hanno la responsabilità fin da quando sottoscrivono il relativo contratto di locazione; peraltro, è bene sottolinearlo, non esiste alcun nesso amministrativo-burocratico tra la certificazione di agibilità e la non utilizzazione dell’ascensore dovuta, come nel caso in specie, ad altre motivazioni.

Nella fattispecie, in considerazione dell’esistenza di infiltrazioni di acqua nel vano ascensore, si è reso indispensabile richiedere adeguato finanziamento per porre rimedio a tale condizione; i fondi richiesti, pari a circa 165.000 euro circa, riguardano tutti gli impianti elevatori di Contrada Vaccaro e risalgono ad una formale richiesta già formulata alla Regione Calabria.

La permanenza dei due anziani nello stesso alloggio potrebbe avere una soluzione, in via solo teorica, attraverso la procedura di richiesta di cambio alloggio, prevista dalla legge n. 32/1996 s.m.i., peraltro mai avanzata da parte dei due anziani interessati; com’è noto, tuttavia, Aterp Calabria non dispone di alloggi liberi nella Città di Vibo Valentia per consentire tale possibilità.

Riguardo la condizione degli stessi immobili di Contrada Vaccaro, che necessitano certamente di adeguati interventi manutentivi come per il resto della Città di Vibo Valentia, abbiamo il dovere di far rilevare, e non è la prima volta, che Aterp Calabria può realizzare tali interventi sugli edifici di sua proprietà soltanto se destinataria di adeguati finanziamenti e che nella nostra stessa condizione versano tutte le Aziende Case del territorio nazionale».

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