Civita, il borgo arberesh più bello d’Italia festeggia lo scampato pericolo del dimensionamento scolastico

Anche Civita, già Borgo più bello d’Italia per la Calabria, unico tra i borghi arbëreshe a portare questa bandiera, festeggia il passato pericolo del dimensionamento scolastico. Parla di vero e proprio riconoscimento il sindaco Alessandro Tocci, che porta avanti una politica della resilienza e dell’investimento nel borgo che ha resistito a lungo alle difficoltà economiche legate al mondo della scuola pur di mantenere tutti i servizi di istruzione attivi dalle scuole dell’infanzia: è dalla scuola, infatti, che parte la difesa dell’identità della comunità, sottolinea ancora Tocci, il quale mette ancora in evidenza che questo risultato è stato raggiunto grazie alla sinergia messa in campo dai sindaci delle comunità del Pollino.

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Questo risultato è particolarmente importante in un momento in cui grazie alla Legge quadro 482 che ha permesso di far entrare dalla porta principale l’Arbëria nel Parlamento italiano: oggi la Calabria, grazie a questa comunità storica numerosa e attiva, acquista un punto in più a livello nazionale e – a dirla tutta – anche internazionale. Perché altra caratteristica di questa variegata realtà è la capacità di aver continuato ad intrattenere rapporti importanti con l’Albania, la madrepatria che gli antenati abbandonarono dopo le invasioni turche ma che a distanza di seicento anni continua a produrre relazioni importanti dal punto di vista culturale, economico, sociale.