L’incontro

La preghiera della comunità nell’Oriente cristiano, l’evento a Cosenza con il vescovo di Lungro

Un momento di riflessione sull'importanza del rapporto con Dio ma anche di dibattito grazie alla presenza anche di diversi docenti Unical

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di Kristal Berlingieri
23 marzo 2024
09:42

Nella chiesa del Santissimo Salvatore presso la parrocchia cattolica bizantina di Cosenza si è tenuta nei giorni scorsi la preghiera della comunità nell’oriente cristiano. Un incontro con il monsignor Donato Oliviero, vescovo di Lungro degli italo - albanesi dell’Italia continentale. Dopo una breve introduzione del padrone di casa Papàs Pietro Lanza, il vescovo ha intrattenuto i fedeli giunti numerosi per ascoltare le sante parole della Divina liturgia. Un’ora prima dell’inizio fissato per le ore diciassette, gli scranni della chiesa erano già ricolmi di persone, tanto che molti degli auditori hanno dovuto presenziare in piedi. Dopo il vescovo si sono avvicendati alla parola Luca Albino, docente Unical, Giuseppe Barbarossa, medico, John Bassett Trumper, docente emerito Unical, Vincenzo Bova, docente Unical, Francesca Librandi, giornalista e scrittrice, Matteo Olivieri, economista, Biagio Politano, magistrato e Attilio Vaccaro, docente Unical, tutti moderati da Fabio Mandato, avvocato e giornalista.

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La pratica della preghiera nella tradizione cristiana orientale è stata plasmata da secoli di saggezza e pratica spirituale. Sebbene esistano molte definizioni e descrizioni della preghiera nella tradizione cristiana orientale, emergono alcuni temi e pratiche chiave. Una definizione comune di preghiera nella tradizione cristiana orientale è "l'elevazione della mente e del cuore a Dio". Ciò riflette l’obiettivo essenziale della preghiera: stabilire una connessione profonda e personale con Dio attraverso una mente concentrata e un cuore aperto.


Anche il canto senza l’ausilio di strumenti musicali moderni è un modo per raggiungere il cielo con le frequenze che stimolano la nostra mente, per questo motivo nel corso dell’evento Rachele Schiavone, solista del coro della cattedrale di Lungro ha eseguito alcuni inni della Divina Liturgia. Nella tradizione cristiana orientale, la preghiera è vista anche come mezzo per diffondere la solidarietà umana ed educare l'anima ad una vita di virtù e di santità. Attraverso la preghiera, gli individui e le comunità sono uniti nel cercare la guida e la grazia di Dio e nell'offrire la propria vita al servizio degli altri. Al termine della serata il vescovo ha fatto dono a tutti i presenti della della nuova pubblicazione della Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo, edita dall'Eparchia di Lungro.

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