INCHIESTA “BIS IN IDEM”: SOSPESI DA SERVIZIO 4 DIRIGENTI REGIONALI

Il provvedimento adottato dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia, Fabio Regolo. Per i quattro dirigenti della Regione Calabria disposta l’interdizione professionale per 2 mesi.
23 maggio 2014
00:00

VIBO VALENTIA - Il Gip del Tribunale di Vibo Valentia, Fabio Regolo, ha disposto l'applicazione della misura interdittiva dalla professione per la durata di due mesi nei confronti di quattro indagati dell'inchiesta "Bis in Idem", scattata martedì  scorso con nove arresti e sequestri per 30 milioni di euro. Le sospensione dal servizio dei quattro dirigenti regionali è stata decisa dal Gip dopo gli interrogatori di garanzia terminati ieri.

 


Gli indagati. Per Bruno Calvetta, 54 anni, di Vibo, direttore generale del dipartimento Lavoro della Regione, l'accusa di truffa aggravata fa riferimento alla presunta falsa attestazione di avvenuti controlli in ordine ai requisiti di ammissibilità della ditta Eurocoop - addetta alla raccolta dei rifiuti a Vibo - ai finanziamenti regionali. Mario Nicolino, 44 anni, di Pizzo, componente del Nucleo di valutazione della Regione, avrebbe invece ammesso a finanziamento il progetto della Eurocoop "in assenza – secondo la tesi accusatoria - delle condizioni di ammissibilità", mentre i funzionari regionali Salvatore Zappulla, 51 anni, e Antonio Franco, 53 anni, entrambi di Reggio Calabria, avrebbero sottoscritto i verbali per l'erogazione della Cassa integrazione ai lavoratori dell'Eurocoop sul presunto falso presupposto di una crisi aziendale.

 

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