Su il neoassessore Calabrese e il generale Salsano, scendono Arruzzolo e Pecoraro

Il sindaco di Locri diventa assessore regionale al Lavoro. Il suo partito, Fratelli d’Italia, gli ha dato fiducia proiettandolo in una dimensione regionale. «Sono molto emozionato per questa entusiasmante esperienza», ha dichiarato. Il primo arduo incarico che gli ha assegnato Occhiuto è spiegare ai dipendenti regionali il significato della parola “lavoro”.

Il generale, comandante della Legione Calabria dei Carabinieri, ha firmato un’intesa con l’Unical nell’ambito del progetto “Educare per amare”, realizzato in collaborazione con Diemmecom e il Network LaC e finalizzato alla tutela e alla valorizzazione del nostro ecosistema marino. Una grande sensibilità ecologica da parte dell’Arma: ora finalmente la Calabria potrà arrestare la schiumetta.

Il Consiglio dei ministri ha conferito lo status di cittadino italiano per meriti speciali. Il venditore ambulante marocchino si era comportato da eroe: all’esterno dell’ospedale di Crotone aveva salvato la vita a una dottoressa ferita gravemente da un uomo. Se fossimo seri stileremmo un elenco dei tanti calabresi a cui la cittadinanza andrebbe tolta per demeriti più che speciali.

Non si dimette da consigliere regionale dopo essere stato eletto deputato, si tiene strette due poltrone ben remunerate con una motivazione surreale. Cioè, ci sono scadenze a fine anno e «non è giusto lasciare al subentrante una rendicontazione di 11 mesi che comporta responsabilità davanti alla Corte dei conti». Arruzzolo, seriamente: qui gli unici conti che tornano sono i tuoi.

La Federazione provinciale del Pd ha finito i soldi e senza una svolta si trova costretta a licenziare il personale. Una brutta situazione per il segretario provinciale. Da qui un appello ai militanti e agli attivisti: aiutateci, mettete mani al portafoglio. Quanto ci metterà Pecoraro a capire che non ci sono più né militanti né attivisti? Vittorio, vedi mai che l’unico portafoglio rimasto nel Pd è il tuo?

«La città di Reggio Calabria si candida a pieno titolo a primeggiare nella classifica della Città più triste d’Italia per Natale». Il consigliere Udc se la piglia con l’amministrazione comunale per la mancanza di «clima natalizio» e non coglie che – con questa classe politica – Reggio si candida a diventare la città più triste a Natale, Capodanno, Pasqua, Ferragosto e pure ad Halloween.