Dalila Nesci (M5S) replica a Mastroroberto sulla cardiochirurgia di Reggio Calabria

La deputata grillina attacca Mastroroberto, direttore dell'Unità operativa complessa e della Scuola di specializzazione in Cardiochirurgia dell'Università di Catanzaro
19 giugno 2015
12:55

Signor Mastroroberto,


lei equivoca e sposta l’attenzione dal problema vero, cioè il futuro della Cardiochirurgia reggina.



Io non ho inteso ledere la sua professionalità, ma ho evidenziato un fatto: lei non possiede la specializzazione in cardiochirurgia. Ciò diventa ancora più singolare alla luce delle tabelle ministeriali sulle equipollenze delle specialità. La sua, che è chirurgia toracica, non risulta equipollente a cardiochirurgia, e viceversa. Contesta pure questo?


A dispetto della «falsità» che d'impulso mi ha attribuito, ho invece constatato fatti provati, che lei ha inteso quale discredito, perfino paventando azioni legali che sa infondate.


Circa, poi, i dati di mortalità della Cardiochirurgia che dirige, come avevo precisato essi mi sono stati riferiti – assieme a quelli di altri centri – dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria. Lo stesso li ha rilevati da documenti ufficiali e passati in precedenza ad alcuni giornalisti, che li hanno commentati in una mia conferenza stampa. Pertanto, signor Mastroroberto, rivolga le sue doglianze, se corrette, in altre direzioni. 


Infine, piuttosto che ai miei interventi politici, credo che lei debba dedicarsi alla sua Cardiochirurgia, unica al mondo in un ospedale senza pronto soccorso e, soprattutto, priva di terapia intensiva dedicata – le rammento obbligatoria per legge –, con tutti i rischi conseguenti.


Su questa mancanza, da parlamentare presenterò, a tutela dei pazienti, un'interrogazione al ministro e un esposto alla magistratura, per verificare la presenza di tutti i requisiti di legge nell’unità operativa da lei diretta. 


Infine, per valutare i presupposti di un'eventuale querela al suo indirizzo, le anticipo che chiederò formalmente tutti i dati certificati circa l'oggetto del contendere.

 

La nota di ieri di Mastroroberto - L'onorevole Dalila Nesci - sostiene Mastroroberto - afferma testualmente "...infatti, ripetendo le affermazioni di Benedetto, col quale ho recentemente parlato, la Cardiochirurgia dell'ateneo ha una mortalità superiore alla media nazionale, con dati addirittura inattendibili per la mancanza di pronto soccorso e urgenza. Inoltre, essa non svolge più diverse attività dall'estromissione del primario, il cardiochirurgo Attilio Renzulli, sostituito con altri perfino non specializzato in Cardiochirurgia?". Ritengo che diffondere false notizie in base ad indicazioni di altre persone senza una corretta e documentata analisi sia non solo fuorviante ma anche scorretto e non certamente distintivo per chi svolge attività politica in favore della cittadinanza. Nello specifico vorrei, ancora una volta, sottolineare i dati di assoluta eccellenza del Centro cardiochirurgico da me diretto sia in termini di qualità dei risultati che della tipologia degli interventi che quotidianamente vengono eseguiti. E, in ottemperanza alla massima trasparenza, preciso - prosegue il direttore - con elementi e numeri alla mano: La mortalità a 30 giorni per interventi di bypass aortocoronarico è stata nel 2014 pari al 2.2% a fronte del 2.6% che rappresenta la media nazionale. Da quando mi è stata affidata la direzione della Cardiochirurgia universitaria (marzo 2013) l'Unità di Cardiochirurgia da me diretta ha registrato un incremento degli interventi di oltre il 20% per anno. Il servizio urgenza/emergenza è garantito dal nostro Centro ogni giorno per 365 giorni all'anno ed anche questo è facilmente rilevabile dalle richieste che giungono da tutti i presidi ospedalieri della Calabria inclusa l'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria,che non ha mai ricevuto un rifiuto di trasferimento da parte mia e dei miei collaboratori».

«Come già detto in precedenti occasioni - sostiene ancora Mastroroberto - ritengo che le battaglie politiche debbano essere combattute con dati certi e non confutabili evitando di ledere le professionalità esistenti. Le notizie false e le affermazioni calunniatorie non solo danneggiano le persone quotidianamente impegnate nella cura degli ammalati ma spingono i pazienti a emigrare in altre regioni con grave danno per le famiglie e la Calabria che spende centinaia di milioni di euro ogni anno per l'emigrazione della salute. Tutto questo grazie anche alle falsità diffuse dalla signora Nesci. Queste mie dichiarazioni sono a tutela non solo del mio lavoro ma anche dei sacrifici di tutti i medici, gli infermieri, il personale tecnico ed ausiliario che afferiscono all'unita' operativa da me diretta, per cui, per l'ultima volta, invito l'onorevole Nesci a confrontarsi su un terreno piu' trasparente ed obiettivo. In ogni caso mi riservo di valutare con il mio legale di fiducia qualsiasi ulteriore azione a tutela mia, dei miei collaboratori e dell'istituzione universitaria»

 

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