Agguato a Guardavalle, Pietro Procopio ucciso a colpi di fucile

Stava rientrando a casa, in località Elce della Vecchia a Guardavalle nel Catanzarese, quando Pietro Procopio è stato raggiunto e sparato con tre colpi di fucile a pallettoni, che non gli hanno lasciato scampo.
di Redazione
4 aprile 2015
17:39

Aggiornamento 19:30 - Il fascicolo è stato affidato al pm Graziella Viscomi. L'autopsia sarà effettuata martedì. La tesi più accreditata, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe uno scontro dovuto a questioni di confine. L'uomo, che aveva un terreno dove allevava animali, è stato ucciso con due colpi al petto e uno al collo. I colpi esplosi da una sola persona, ma non è escluso che ci siano dei complici.

 


Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Soverato guidati dal capitano Saverio Sica che hanno avviato le indagini contestualmente ai primi rilievi scientifici. La vittima dell'agguato, secondo una prima ricostruzione dei fatti, non avrebbe legami con la criminalità organizzata. Nel suo passato solo un piccolo precedente risalente al 2009, quando fu arrestato per furto di legname. Ma gli inquirenti non escludono alcuna pista  sia in relazione al movente del delitto e proprio per questo in queste ore stanno già sentendo parenti e conoscenti della vittima per ricostruire le sue ultime ore di vita di Procopio, che in relazione al luogo dove è avvenuto l'agguato.  Elce della Vecchia, che si trova al confine tra la provincia di Catanzaro e le Serre vibonesi  è una zona  di montagna  che in passato è stato teatro di diversi omicidi di 'ndrangheta riconducibili  "faida dei boschi". 

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