Bancarotta fraudolenta, Soluri a processo

L'allora procuratore speciale della Footbull club Catanzaro è rimasto coinvolto nell'inchiesta 'Contrattopoli 2'
di Gabriella Passariello
22 aprile 2015
15:02

Non è servita l’audizione del teste Nazario Sauro all’epoca dei fatti, segretario generale della società che gestiva il Catanzaro Calcio per evitare il rinvio a giudizio di Giuseppe Soluri all’epoca dei fatti procuratore speciale della società calcistica e attuale presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, coinvolto nell’inchiesta “Contrattopoli 2”. Il gup del Tribunale di Catanzaro Pietro Scuteri lo ha mandato a processo con l’accusa di bancarotta fraudolenta. La sua posizione era stata stralciata nell’udienza del 23 marzo scorso, proprio per sentire il teste chiave, che oggi però ha confermato se non aggravato la posizione di Soluri, sostenendo quanto aveva dichiarato in fase di indigini. Quello stesso giorno il 23 marzo erano già stati rinviati a giudizio sempre per bancarotta fraudolenta in concorso Antonio Aiello ex amministratore unico della società, l’ex mister Marcelo Josè Ferreira, noto come Ze Maria , l’ex vice allenatore Vito Filippo Di Pierro e i calciatori Izia Mabundu  Ngadrira e Juan Josè Martinez,  l’ex direttore sportivo Claudio Mpasinkatu Kemalandu, conosciuto come Malù (attuale opinionista). Secondo  le ipotesi accusatorie  giocatori, coach, direttore sportivo e vertici «hanno cagionato con dolo e per effetto di operazioni dolose il fallimento della società» nella stagione calcistica 2010- 2011, quando le condizioni economiche e finanziarie della società del Catanzaro Calacio erano ormai al limite e le gare di campionato venivano svolte a porte chiuse per la mancata copertura economica dei vari servizi annessi all’organizzazione delle partite. Era il periodo in cui il collegio sindacale dei revisori dei conti  aveva invitato più volte l’organo amministrativo a non compiere nuove operazioni, considerato lo stato di scioglimento della società, che chiuse i battenti nel febbraio 2011. La scelta gestionale di Aiello e Soluri di stipulare  contratti ad agosto e a settembre, si legge nell’avviso di conclusione delle indagini, aveva determinato un aggravio dei costi di esercizio di 75.595,00 euro a carico della società, che si è vista costretta a presentare istanza di fallimento poi accolta dal Tribunale di Catanzaro. Aiello ha sottoscritto i contratti con Marcelo, Di Pierro e Malù, Soluri, quelli con Ze Maria e Josè.  Soluri aveva chiesto e ottenuto lo scorso febbraio di essere sentito dal pubblico ministero. Richiesta accolta. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Domenico Guarascio sono scattate in seguito ad una denuncia, l’ennesima, dell’avvocato Sabrina Rondinelli e da lì si è aperta una bufera nel mondo del calcio, fosse solo perché è la prima volta che in Italia vengono denunciati dei calciatori. Il processo a carico di Soluri inizierà il 7 luglio, la sua posizione verrà riunita a quella degli altri sei imputati nell'inchiesta, e quel giorno spetterà alla difesa affidata all’avvocato Nunzio Raimondi smontare le ipotesi di accusa.

Gabriella Passariello

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