Disputa chiusa

Guerra giudiziaria tra Province: Crotone condannata (di nuovo) a pagare 4 milioni di euro a Catanzaro

Un accordo di transazione mai rispettato e tre sentenze: il contenzioso sui mutui per le opere pubbliche si trascina da 20 anni. L’ultima pronuncia del Tar Calabria: atti trasmessi alla Procura della Corte dei Conti con l’ipotesi di danno erariale

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di Luana  Costa
4 maggio 2024
07:30
Il Tar e in basso la Provincia di Crotone e la Provincia di Catanzaro
Il Tar e in basso la Provincia di Crotone e la Provincia di Catanzaro

Ogni galateo istituzionale è stato definitivamente messo da parte nella disputa giudiziaria che vede contrapposte due delle ex province consorelle: Catanzaro e Crotone che, insieme a Vibo Valentia, facevano parte di un unico ente territoriale fino alla tripartizione, divenuta genesi di un contenzioso che si trascina da vent'anni fino a ieri.

Ex consorelle

Quando il Tribunale amministrativo della Calabria è nuovamente intervenuto obbligando l'ente intermedio pitagorico a dare esecuzione alla sentenza della Corte d'Appello che l'aveva già vista condannata al pagamento di oltre tre milioni di euro alla Provincia di Catanzaro al termine di una contesa giudiziaria iniziata nel 2018.


Vent'anni di contenzioso

È quello l'anno in cui Catanzaro trascina Crotone in un'aula di tribunale per obbligarla a rispettare un accordo transattivo stipulato nel 2004 che prevedeva la rifusione delle spese sostenute per i mutui accesi dall'amministrazione provinciale ai fini della realizzazione di opere pubbliche nel territorio crotonese.

Le nascenti tre province

Impegni economici assunti quando l'ente territoriale aveva ancora competenza sulle tre aree e che ha continuato a sostenere anche in una epoca successiva alla nascita delle tre distinte Province. Ratei cristallizzati inizialmente in un accordo e poi in una sentenza del Tribunale quantificati in poco più di tre milioni di euro, con una condanna confermata anche in secondo grado dalla Corte d'Appello a cui la Provincia non ha mai dato seguito.

Commissario ad acta

Si è nel settembre del 2022, nel frattempo le spese di giudizio sono lievitate fino a sfondare i quattro milioni di euro, la somma che la Provincia di Catanzaro ha nuovamente reclamato ma questa volta - siamo nel 2023 - rivolgendosi ai giudici amministrativi che hanno nuovamente condannato l'ente intermedio crotonese a dare esecuzione alla sentenza nel termine perentorio di 120 giorni, pena la nomina di un commissario ad acta - individuato nel prefetto di Crotone - per procedere all'adempimento della sentenza.

Interessi milionari

Gli atti sono stati, inoltre, trasmessi alla Procura della Corte dei Conti, su espressa richiesta della Provincia di Catanzaro, per verificare la presenza di eventuali profili di danno erariale. Sono gli stessi giudici amministrativi a ritenere fondata l'istanza: «Appare verosimile il carattere di danno erariale degli importi dovuti dall’ente debitore a titolo di interessi maturati successivamente alla notifica della sentenza della Corte territoriale, nonché di spese del presente giudizio di ottemperanza».

Danno erariale

Saranno a questo punto i giudici contabili a stabilire se l'inerzia della Provincia di Crotone nell'eseguire la sentenza, da cui sarebbe scaturito un aggravio di spese di circa un milione di euro per interessi e spese di giudizio, abbia effettivamente causato un danno alle casse pubbliche.

Giornalista
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