Cosenza, i distinguo della Cisl sull’Autonomia differenziata: «No a posizioni ideologiche e preconcette»
VIDEO | La numero due del sindacato, Daniela Fumarola, è intervenuta ai lavori del consiglio generale nel capoluogo bruzio: «Può essere una opportunità, ma vigileremo affinché non spacchi il Paese». Ad aprire i lavori l’arcivescovo Checchinato
Non basta creare nuovi posti di lavoro. La sfida degli investimenti del Pnrr deve andare oltre, verso una occupazione che sia a tempo pieno, stabile, dignitosa, correttamente retribuita e che generi sicurezza nelle famiglie e nella società logorata da anni di precariato. La Cisl, riunita a Cosenza per il consiglio generale, fissa l’orizzonte dei propri obiettivi, rivendicando un ruolo da protagonista per il sindacato, per come ribadito da Daniela Fumarola, segretaria generale aggiunta, di fatto la numero due della Cisl a livello nazionale, alle spalle di Luigi Sbarra: «Chiediamo una governance partecipata - ha affermato - poiché riteniamo sia importante controllare la qualità dei progetti e indirizzarli verso la costituzione di un solido tessuto occupazionale, che annoveri soprattutto i giovani e le donne, categorie che più di altre sono penalizzate, in particolare al Sud ma non solo al Sud».
La chiave della riforma sono i Lep
Più morbido e con chiari distinguo rispetto alle altre due sigle confederate, Cgil e Uil, l'atteggiamento in merito all'azione del Governo Meloni al quale, dice l’esponente nazionale, «non abbiamo concesso una linea di credito. E però siamo convinti che in questo momento il Paese abbia bisogno di coesione. Per cui abbiamo scelto la responsabilità, rifuggendo gli atteggiamenti ideologici e preconcetti». Per questo la linea seguita sull’Autonomia differenziata è prudente: «Seguiamo il processo con attenzione ed interesse senza approcci ideologici. È un percorso lungo. Prima però bisogna definire i Lep perché la riforma non deve spaccare il Paese ma offrire opportunità ai territori che sono un po’ più indietro e garantire pari dignità a tutti i cittadini».
Il valore della persona
Ad aprire i lavori il saluto dell’arcivescovo Giovanni Checchinato, che non ha mai nascosto la propria profonda e determinata contrarietà alla riforma Calderoli. Il presule ha accantonato nell’occasione le riflessioni sul tema, incentrando il proprio intervento sul valore della persona in quanto individuo: «Essere persona significa essere capaci di relazioni, quando promuoviamo relazioni promuoviamo la persona. Il lavoro sia riconosciuto come diritto, diritto per diventare persona». All’iniziativa, ospitata nel salone degli specchi del palazzo della Provincia sono intervenuti tra gli altri anche il segretario generale della Calabria Tonino Russo e la presidente dell'ente di Piazza 15 Marzo Rosaria Succurro.
Servizi di prossimità
La prossimità come cifra caratterizzante l’azione del sindacato sul territorio bruzio, con alcune novità annunciate dal segretario generale di Cosenza Giuseppe Lavia: «A breve avvieremo un nuovo servizio, uno sportello di informazione e formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, perché è necessario rafforzare i presidi utili a limitare gli incidenti che continuano a mietere vittime sui luoghi di lavoro. E poi – ha detto ancora Lavia – dedicheremo un’attenzione particolare al mondo della disabilità e della fragilità. È il nostro modo per stare vicino alle persone con gesti ed azioni concrete».