L’operazione

Smaltimento illecito di rifiuti in 33 province italiane, sequestri e denunce anche in Calabria

VIDEO | Il vasto blitz della polizia di Stato su tutto il territorio nazionale. Sono state contestate oltre 85 violazioni amministrative per un importo superiore ai 200 mila euro

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di Redazione Cronaca
18 maggio 2024
07:55

La polizia di Stato ha condotto un'operazione di contrasto allo stoccaggio e allo smaltimento illeciti di rifiuti in 33 province, in collaborazione con la Polstrada e le Agenzie regionali per la protezione ambientale. Dal 13 al 15 maggio, sono state ispezionate oltre 168 aree, 40 delle quali sono state sequestrate. Delle 1.763 persone identificate, 103 sono state denunciate per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, due quelle arrestate in flagranza di reato. Sono state contestate oltre 85 violazioni amministrative per un importo superiore ai 200 mila euro.

L'operazione nel dettaglio

Nel dettaglio, in provincia di Torino, sono stati controllati diversi siti di stoccaggio dei rifiuti e di autodemolizione. Sequestrata un’area di oltre 1500 mq. Otto le persone denunciate. Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 130 mila euro. In provincia di Reggio Calabria, controlli a tappeto su larga scala hanno portato al sequestro di 6 aree in cui sono emerse irregolarità nell’utilizzo di forni di verniciatura. In provincia di Roma è stata controllata e sequestrata un’area privata di oltre 6000 mq, trasformata in deposito di rifiuti speciali e pericolosi. Nel sito sono stati trovati diversi cittadini stranieri impiegati nello stoccaggio. In provincia di Siracusa, sono stati controllati 14 siti adibiti allo smaltimento dei rifiuti, 7 dei quali sono stati sequestrati per le numerose irregolarità accertate. In provincia di Caltanissetta, sono state sequestrate 4 aree per la presenza di rifiuti in stato di abbandono, nonché di materiale eternit e ferroso. Durante le attività, sono state denunciate 7 persone per deposito incontrollato. In provincia di Avellino, sono state denunciate 4 persone per diverse violazioni del testo unico ambientale. In provincia di Benevento, sono state sequestrate 3 aree adibite allo smaltimento di rifiuti e denunciati i rispettivi titolari per abbandono di rifiuti, gestione di rifiuti in mancanza delle prescritte autorizzazioni e inquinamento ambientale.


In provincia di Latina, è stata controllata una fabbrica dismessa, dove è stata accertata la presenza di ingenti quantità di rifiuti solidi urbani, lastre in fibrocemento contenente amianto e apparecchi elettronici di vario genere. In provincia di Caserta, sono state sequestrate 3 aree e denunciate 4 persone per esercizio di attività di autoriparazione in assenza di autorizzazione, inquinamento ambientale, esercizio non autorizzato di attività a elevato impatto ambientale e ricettazione.
In provincia di Vibo Valentia, è stata sequestrata un’area adibita al commercio al dettaglio di parti e accessori di autoveicoli. Il titolare è stato denunciato per i reati di abbandono di rifiuti e gestione non autorizzata di tale attività. In provincia di Foggia, sono state controllate 12 aree, sequestrati 6 locati per uso deposito e rimessa di autovetture. Sono state denunciate 4 persone per gestione non autorizzata di rifiuti e riciclaggio.

In provincia di Trapani, è stata arrestata in flagrante una persona per attività di gestione non autorizzata di rifiuti e combustione illecita di rifiuti. Altre persone sono state denunciate per abbandono di rifiuti e inquinamento ambientale. In provincia di Taranto, sequestrate 4 aree e denunciate 12 persone per i reati di abbandono di rifiuti e gestione non autorizzata di tale attività. Una persona è stata arrestata i flagrante per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella provincia del Verbania Cusio Ossola, controllati 3 siti e denunciata una persona per attività di raccolta e smaltimento di rifiuti in assenza delle autorizzazioni prescritte dalla legge. In provincia di Rovigo, controllata e sequestrata una ditta di demolizioni nell’area del Delta del Po. Denunciato il titolare per i reati previsti dal testo unico ambientale ed elevate sanzioni amministrative per circa 7.500 euro. 

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