Bindi: 'La 'ndrangheta ha stabilito relazioni con i poteri di tutti i livelli'. Dubbi sulle Province

Sentiti i prefetti di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo e i magistrati della Dda del capoluogo
di Gabriella Passariello
23 febbraio 2015
18:38

Confermata la situazione critica in Calabria a causa della presenza condizionante della 'ndrangheta, che ha cambiato i connotati espandendosi al nord e nel mondo, stabilendo relazioni con il potere a tutti i livelli. Lo ha detto il presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi dopo aver sentito, insieme ad una delegazione della Commissione i magistrati della Dda di Catanzaro e i prefetti del capoluogo Vibo, Cosenza e Crotone. Oggetto dell'audizione con il procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo, gli aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto, i sostituti Domenico Guarascio, Elio Romano, Camillo Falvo, Vincenzo Capomolla è stata l'operazione Aemilia  portata a termine dalla Dda di catanzato congiuntamente alle Procure di Bologna e Brescia. Ma si è parlato anche della carenza di magistrati della distrettuale e del personale amministrativo, così come di mancanza di unità  nelle forze dell'ordine con le loro limitate possibilità investigative. La commissione si impegnerà a chiedere al Csm e al governo di risolvere la grave carenza  della Procura del capoluogo, costretta a svolgere un lavoro immane nonostante le poche risorse umane. "Cogliamo l'occasione – ha detto la Bindi –di esprimere solidarietà all'associazione libera che ha subito gravi minacce. Cosi come abbiamo sentito il pm Piepaolo Bruni proprio per le intimadazioni subite, mentre continuiamo a ribadire  che accanto alla magistratura e ai prefetti, senza politica, senza genitori e professionisti che sanno dire di non ai poteri dellla mafia, non riusciremmo a sconfiggere il male grande di questa terra e non solo di questa terra". Interpellata sul caso lanzetta, la Bindi ha negato che dovesse esserci una sua audizione a Catanzaro, dovendo essere sentita giovedì prossimo a Roma. "Per evitare strumentalizzazioni politiche, che pure ci sono state, dico subito – ha aggiunto a Bindi- che ho chiesto io di sentire la Lanzetta mesi fa, quando ancora era ministro , in relazione ad un intervista rilasciata al Corriere della Sera dove denunciava di aver subito minacce dalla 'ndrangheta, parole subito smentite da lei stessa. Allora noi dobbiamo capire e il caso Girasole insegna chi è veramente minacciato dalla mafia. Poi mi ha richiesto di parlare, l'ufficio di presidenza  ha ritenuto importante la sua audizione  e quindi l'ascolteremo". Su quanto riferito dal procuratore capo di Reggio Calabria DeRao sull'allarme Isis in Calabria, la Bindi in maniera lapidaria ha detto non ci risulta nulla. In conferenza stampa erano presenti i componenti della Commissione Dorina Bianchi, Francesco Molinari e Mario Michele Giarrusso.


Gabriella Passariello


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