Campanella, al via gli interrogatori (VIDEO)

Il presidente pro tempore Anselmo Torchia e il componente il Consiglio di amministrazione Manlio De Pasquale si sono difesi davanti ai pm, L'11 sarà la volta dell'attuale presidente della Fondazione Paolo Falzea
di Gabriella Passariello
10 febbraio 2015
09:17

Catanzaro -Si sono detti estranei alle accuse l'avvocato Anselmo Torchia  e Manlio De Pasquale finiti insieme ad altre otto persone nell'inchiesta sulla Campanella aperta dai  sostituti procuratori della Repubblica di Catanzaro Gerardo Dominijanni e Graziella Viscomi, per false comunicazioni sociali.  Accompagnati dai loro avvocati Domenico Anania e Giuseppe Carvelli hanno risposto alle domande dei pubblici ministeri, sostenendo, contrariamente alle ipotesi di accusa che non avrebbero mai potuto truffare la Regione, curandone gli interessi. L'11 febbraio toccherà  comparire davanti ai pm contitolari delle indagini a Paolo Falzea attuale presidente della Fondazione e ai componenti il Consiglio di amministrazione Oscar Tamburrini, Giovanni Mosca, Salvatore Ferdinando Cosco, mentre il 13 sarà la volta di Elio Scaramuzzino, Francesco Muraca del Cda e Giovanna Natale. Gli interrogatori termineranno il 24 febbraio con l'audizione del revisore dei conti Franco Scarpino. Tutti sotto accusa per la redazione di  bilanci non corrispondenti al vero per svariati milioni di euro, documenti contabili  alterati al solo fine di assicurare alla Fondazione Campanella, una barca di soldi, ingannando la Regione Calabria. Secondo i magistrati le voci relative alle prestazioni e al personale utilizzato dalle unità operative con l'Azienda Mater Domini e con l'Università Magna Graecia venivano falsamente contabilizzate al passivo,  anzi non venivano contabilizzate affatto, con una serie di omissioni nelle note integrative che formano il bilancio, alterando in modo sensibile la situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Campanella. Operazioni consapevoli, secondo la Procura, e non frutto di un mero errore. Dalle scritture contabili emergerebbe anche l'occultamento di utili, un meccanismo che avrebbe tratto in inganno non solo la Regione ma i destinatari di tutte le prestazioni effettuate. La Procura ha anche avanzato un'istanza di Fallimento al Tribunale una decisione obbligata, visti gli esiti dell'inchiesta in corso sulla Fondazione che coinvolge dieci indagati per false comunicazioni sociali. Le indagini hanno svelato il dissesto economico in cui versa la Campanella, debitrice a questo punto anche nei confronti della Regione Calabria, ente erogatore dei contributi che ne consente la sopravvivenza.


Gabriella Passariello


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