Codice Antimafia: è legge

Il provvedimento, con il via libera della Camera, diventa realtà. Le reazioni della politica
di Redazione
27 settembre 2017
19:07

Via libera definitivo dell'Aula della Camera al nuovo Codice Antimafia. Il provvedimento, alla sua terza lettura, diventa legge. I voti favorevoli sono 259, i voti contrari 107. A favore del provvedimento -riporta l'agi - si sono pronunciate le forze della maggioranza, mentre, tra le forze di maggiore entita' numerica all'opposizione che si sono espresse contro, si e' registrato un inedito 'asse', di fatto, tra FI e M5S.

 


Camusso: “Risultato importante”

"L'approvazione del nuovo Codice antimafia e' un risultato importante per la democrazia del nostro Paese" Lo afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. "Un risultato - aggiunge il leader della Cgil - frutto di una discussione approfondita che parte da un'iniziativa popolare 'Io Riattivo il Lavoro' promossa dalla Cgil attraverso il coinvolgimento di un vasto schieramento di associazioni e di un costante e quotidiano lavoro di sensibilizzazione e di lotta alla criminalita' organizzata".

 

"Un risultato importante - conclude Camusso - che, ci auguriamo, potra' agevolare il contrasto a due fenomeni come quelli delle mafie e della corruzione che rappresentano un cappio al collo per la democrazia, lo sviluppo economico e la creazione di buona occupazione nel nostro Paese".

 

Bindi: “Un bel regalo al Paese”

"Un buon risultato e un bel regalo al Paese. Sono soddisfatta e a nome della Commissione Antimafia ringrazio i parlamentari che hanno permesso di concludere con successo un lungo e impegnativo percorso legislativo". E' il commento di Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, all'approvazione finale del nuovo Codice Antimafia. Da L'Aja, dove si trova in missione con una delegazione della Commissione, Bindi sottolinea che "fin dall'inizio della legislatura avevamo messo in cima all'agenda dei nostri lavori una profonda revisione del Codice Antimafia. A questo obiettivo abbiamo dedicato la nostra prima Relazione e poi una organica proposta di riforma che e' diventata il testo base del nuovo Codice approvato oggi".

 

Per Bindi "la Commissione ha dato un impulso decisivo a rafforzare tutto il sistema delle misure di prevenzione patrimoniale. Il nuovo Codice rende piu' garantista e trasparente la fase del sequestro e della confisca dei beni mafiosi e piu' efficace il ruolo dell'Agenzia nazionale. Siamo intervenuti con importanti innovazioni legislative per regolare i criteri di nomina e gli incarichi degli amministratori giudiziari; per rafforzare la tutela dei lavoratori in buona fede delle aziende in modo da assicurare la regolarizzazione dei contratti fittizi o al nero; per potenziare le risorse e le competenze dell'Agenzia per rendere piu' veloce la destinazione finale dei beni. La lotta alle mafie non puo' rinunciare a colpire i patrimoni accumulati illecitamente dai mafiosi".

 

La presidente dell'Antimafia aggiunge che il crimine organizzato "sempre piu' spesso si serve della corruzione per accrescere la propria capacita' di manovra e di infiltrazione nell'economia legale e dobbiamo dotarci di strumenti sempre piu' incisivi per contrastare diffusi comportamenti criminali. Non e' un caso se il ricorso a questo strumento e' stato via via esteso anche ad altri reati, dalla tratta al caporalato, dalla corruzione all'evasione fiscale continuativa e seriale".

 

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