Coronavirus nella Locride, impennata di casi tra Ardore e Bovalino

Oltre cento i casi attualmente positivi tra le due cittadine. Registrata anche una vittima. Il sindaco Maesano: «Raccomandazioni non rispettate»

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di Ilario  Balì
13 aprile 2021
07:34

Quello che molti temevamo è accaduto. Le festività pasquali, nonostante le restrizioni da zona rossa, hanno avuto come effetto un’impennata di contagi da coronavirus. A farne le spese due dei centri maggiori della Locride, Ardore e Bovalino. Soltanto nella giornata di ieri nel comune guidato dal sindaco Giuseppe Campisi si sono registrati 10 nuovi positivi e una nuova vittima. Il dato aggiornato sugli attualmente contagiati sale dunque a 62 persone. «Questo triste evento ci ricorda sempre più che non possiamo abbassare la guardia – ha espresso il primo cittadino ardorese - nè credere di essere immuni al virus, per la salvaguardia della salute nostra e dei nostri familiari. Ardore sta attraversando il suo momento più difficile. Ognuno di noi sia responsabile per se e per gli altri.


Situazione analoga nella vicina Bovalino, dove ieri sono stati accertati 23 nuovi casi e 4 guariti, per un totale di 54 soggetti attualmente positivi sul territorio comunale. Proprio ieri il sindaco Vincenzo Maesano ha annunciato per oggi la chiusura del plesso scolastico della frazione Bosco Sant’Ippolito, disponendo la quarantena per una classe all’interno della quale è stato accertato uno studente positivo. «Avevo raccomandato a tenere dei comportamenti responsabili affinchè i dati positivi per la limitazione del contagio vennissero confermati – ha commentato il primo cittadino nel corso di una diretta Facebook - ma purtroppo questo non è avvenuto. Stiamo cercando attraverso la mappatura di limitare il contagio».

Giornalista
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