Emergenza pandemia

Cosenza, avviata dall’Asp la campagna di vaccinazione anti-Covid nelle scuole

Primo ambulatorio allestito nei locali del Liceo classico Bernardino Telesio. Centoventi le adesioni registrate nella giornata inaugurale. «Questo servizio di prossimità - dice il dirigente Antonio Iaconianni - aiuta i ragazzi a sentirsi più protetti»

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di Salvatore Bruno
9 settembre 2021
14:32
il giovane Luca si sottopone alla vaccinazione
il giovane Luca si sottopone alla vaccinazione

Il primo studente a sottoporsi a vaccinazione nel presidio allestito dall'Azienda Sanitaria di Cosenza nel Liceo Classico Bernardino Telesio, nei cui locali da qualche tempo, sono ospitate anche le classi di primaria e secondaria di primo grado del Convitto Nazionale, è Luca.

Vaccino e intelligenza

Ha compiuto dodici anni il 7 settembre. Appena ha raggiunto l'età utile per ricevere il trattamento né lui, né i genitori, hanno avuto esitazioni: «Mio figlio - dice il papà - se avesse potuto, si sarebbe vaccinato anche prima. Siamo convinti che la prevenzione sia l'arma più efficace per sconfiggere la pandemia. L'altra è l'intelligenza».


Campagna capillare

Centoventi i ragazzi in lista solo nella giornata odierna. La vaccinazione straordinaria nelle scuole dell'area urbana cosentina promossa dal Dipartimento di prevenzione diretto da Mario Marino, e condotta in sinergia dalle Usca e dalla Medicina legale, proseguirà anche nei prossimi giorni, secondo un calendario redatto con i presidi, nella convinzione di poter superare, accogliendo i ragazzi in un luogo a loro più familiare, le ultime remore che hanno fin qui rallentato la campagna di somministrazione tra i giovanissimi.

Qui sono a casa loro

«Le classi torneranno ad essere complete - ricorda il dirigente del Telesio Antonio Iaconianni - Per cui frequentare le lezioni in aule con 20-25 ragazzi, per chi non è vaccinato, potrebbe rappresentare un pericolo. Quindi incentivare i giovani a ricevere la loro dose è importantissimo. L'allestimento degli ambulatori nelle scuole consente non solo di abbattere le attese e la burocrazia, anche se per la verità in questa fase non occorre prenotazione in nessuno dei centri aperti nella provincia. Soprattutto questo servizio di prossimità è efficace perché qui, sostanzialmente i ragazzi si sentono a casa propria. Questo ambiente li fa sentire più protetti e consente di abbattere i dubbi residui che magari hanno fin qui ritardato la scelta di vaccinarsi».

Porte aperte per tutti

Nel frattempo tutti i presidi di somministrazione del territorio sono aperti per ogni categoria di persone, senza necessità di prenotazione: «Siamo a disposizione tutti i giorni dal lunedì al sabato - dice Vincenzo Gaudio, dirigente medico e responsabile della Cot - La vaccinazione consente di ridurre in maniera notevole i rischi di contrarre i sintomi più gravi della malattia. Dobbiamo sensibilizzare quelle fasce di popolazione ancora restie, facendo loro capire che anche da loro dipende la sicurezza di tutti».

Giornalista
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