Cosenza, sequestrato il centro di accoglienza di Aprigliano VIDEO

Il sequestro è stato disposto dal procuratore Manzini a causa delle condizioni igienico sanitarie precarie
di Tiziana Bagnato
18 settembre 2015
11:33

Problemi igienico sanitari, ma anche abusi edilizi, false documentazioni, mancanza dei certificati di agibilità e allacci precari alle reti fognarie. Sono queste alcune delle motivazioni che hanno portato stamane al sequestro da parte degli agenti della squadra mobile di Cosenza del Cara di Aprigliano, centro della presila cosentina. Su disposizione del procuratore capo di Cosenza Dario Granieri, dell'aggiunto Marisa Manzini e del sostituto Di Maio, sono stati indagati il proprietario dell'immobile e il presidente della cooperativa 'Sant'Anna' che gestisce il centro. Per loro l’accusa è di concorso in abuso edilizio. Le indagini sono scaturite dopo le denunce dell'associazione "La Kasbah" che aveva portato all’attenzione dei media le condizioni igieniche precarie e disumane nelle quali sarebbero stati costretti a vivere gli immigrati. Ecco perché era già stato predisposto dalla Prefettura il trasferimento e da agosto erano partite le verifiche e gli accertamenti.

Giornalista
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