Covid, a Corigliano Rossano sono 400 i casi attivi: tre preti in quarantena
I tre sacerdoti sono risultati positivi al test rapido e sono in attesa dell'esito del molecolare. In totale nella Sibaritide si contano circa 600 contagiati
La situazione epidemica nella Sibaritide ha fatto registrare un sostanziale abbattimento delle percentuali di contagio alleviando solo in parte lo stato di allarme. I livelli di guardia, tuttavia, rimano preoccupanti. A Corigliano-Rossano sono 19 i casi positivi riscontrati ieri. In queste ore tre sacerdoti della Parrocchia di San Giuseppe sono stati posti in quarantena dopo essere risultati positivi ai test rapidi e sono in attesa dell’esito del tampone molecolare. La Chiesa è stata sanificata.
Complessivamente nella Sibaritide il computo totale degli attivi ruota attorno alle 600 unità, di cui 400 nella città di Corigliano-Rossano e ben 300 nella sola area urbana di Corigliano. Qualche problema si riscontra a Campana con 19 casi e a Cerchiara dove una vittima è stata riscontrata positiva dopo la sua morte.
Le vaccinazioni
Sul fronte delle vaccinazioni il neo direttore sanitario dell’Asp di Cosenza Martino Rizzo, dalla sua pagina social, pone la questione dei medici di medicina generale e del loro non meglio definito coinvolgimento. «Primo impegno direzionale sarà proprio quello di chiarire questi aspetti e cercare di iniziare subito, per rispettare i tempi stabiliti dalla Regione: completare le vaccinazioni degli anziani ricoverati e ospiti in case di riposo ed RSA, iniziare le vaccinazioni degli ultraottantenni, programmare le vaccinazioni dei "servizi essenziali", compresi insegnanti e personale scolastico, a partire dal 10 marzo. Tempi rapidi e decisioni da prendere». L’alto dirigente ritiene importante il coinvolgimento dei sindaci: «Insieme bisogna decidere ed agire. Non dobbiamo perdere altro tempo. Siamo ultimi in Italia. Non è accettabile!».