Crotone, confiscati beni per 500mila euro a presunto boss

La Dia di Catanzaro ha confiscato beni per un valore di circa 500mila euro a Guglielmo Bonaventura, ritenuto elemento di spicco dell’omonimo clan di Crotone
di Redazione
10 marzo 2015
11:57

Beni per 500 mila euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia di Catanzaro a Guglielmo Bonaventura, 46 anni. L'uomo, ritenuto un elemento di spicco dell'omonimo clan di Crotone, è stato condannato nel febbraio 2013 dalla Corte d'assise d'appello di Catanzaro a 18 anni e otto mesi di reclusione per l'omicidio di Rosario Villirillo, avvenuto nel 1991, fu ritenuto dalla magistratura «un vero e proprio battesimo di affiliazione cui venne sottoposto il Bonaventura dagli anziani del clan». Bonaventura è stato arrestato nell'ambito dell'operazione "Eracles", e condannato definitivamente a quattro anni e dieci mesi di reclusione per associazione a delinquere di tipo mafioso. La confisca ha riguardato la "Pescheria Nettuno" di Crotone, due appartamenti ubicati nel "Residence Capo Piccolo" di Isola Capo Rizzuto (Kr), tre rapporti finanziari e due beni mobili registrati.

 


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