Greta e Vanessa libere, scoppia la polemica sul presunto riscatto

Dopo la liberazione e il ritorno in Italia delle due cooperanti, rapite in Siria lo scorso mese di luglio, scoppia in Italia la polemica sul presunto pagamento di un riscatto. Duri i commenti sui social network
di redazione
16 gennaio 2015
09:47

Nel video, apparso su You tube il 31 dicembre, le due cooperanti italiane avevano chiesto “Supplichiamo il nostro governo di riportarci a casa” e così è stato. Il governo italiano, come d’uso, nega di avere pagato un riscatto. In Italia, però, scoppia la polemica. Proprio sul riscatto polemizza fortemente la Lega.

 


Ad ipotizzare il pagamento di 12 milioni di euro è stata la tv di Dubai al Aan, indiscrezione poi ripresa anche dal Guardian online e denunciata in Italia da Salvini: “Se veramente per liberare le due amiche dei siriani il Governo avesse pagato un riscatto di 12 milioni sarebbe uno schifo!” ha dichiarato.

 

“Sono molto felice per la liberazione di Greta e Vanessa» ma «qualora fosse stato pagato un riscatto, quei soldi andrebbero a finanziare i sequestratori che ci sono dietro questi episodi e quindi a chi attenta alla nostra civiltà», ha rincarato il vice presidente leghista del Senato Roberto Calderoli. Dello stesso parere anche la deputata Mariastella Gelmini: “Mi sembra doveroso chiederci se un eventuale riscatto pagato a dei terroristi non sia una fonte di finanziamento per portare la morte in Europa e altrove”.

 

“Pare che siano stati dati ai terroristi 12 milioni di dollari per la liberazione di Greta e Vanessa. Se confermato si tratterebbe di un fatto assai grave, vista l’emergenza estremista, su cui il governo dovrebbe dare risposte esaustive”. Lo ha sollecitato nella serata di ieri, prendendo la parola in aula alla Camera, il deputato leghista Nicola Molteni. “Il primo pensiero - ha dichiarato Molteni - va alle famiglie. Va detto però che noi non abbiamo mai condiviso né giustificato le motivazioni della loro missione pseudomondialista. Se confermata la trattativa con i terroristi si tratterebbe di un fatto molto grave”.

 

Pesante invece il commento del capogruppo di Forza Italia alla Regione Emilia-Romagna Galeazzo Bignami, in una nota su Facebook, si augura che “adesso le due tipe si mettano a lavorare gratis fino a quando non ripagheranno all’Italia quanto noi abbiamo dovuto versare, in nome della loro amicizia, ai ribelli siriani”. Secondo Bignami, Greta e Vanessa “sono state liberate immagino dietro pagamento di lauta ricompensa ai ribelli siriani. Ora che sono libere penso si possa dire con chiarezza che di chiaro in questa storia non c’è nulla. A partire dal fatto che questo sequestro pare proprio un gran favore fatto dalle loro amiche ai ribelli“. Non manca un cenno ai due marò. “Per inciso si liberano queste qui mentre chi porta la Divisa e rappresenta lo Stato è ancora in arresto in India. Bello schifo”, conclude Bignami.

 

La polemica è scoppiata anche sui social network dove, accanto a messaggi di sollievo per la liberazione delle due giovani volontarie, non mancano critiche sul presunto pagamento di un riscatto milionario. Se c’è chi scrive “mi raccomando, non fatelo mai più”, ma anche chi polemizza “un riscatto milionario per due sceme”. Oppure, ancora, “sia chiaro a tutti che sono ben altri i cervelli da far rientrare”, mentre altri ancora chiedono il ritorno dei marò.

 

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