Greta e Vanessa libere

E' finito l'incubo di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Le due cooperanti italiane in mano ai ribelli siriani, sono state liberate ieri pomeriggio. All’alba di oggi l’arrivo a Ciampino. Una notizia particolarmente attesa dalla Calabria, terra di origine di Vanessa, che fino al 2000 ha vissuto a Cosenza insieme alla famiglia.
di Loredana Colloca
16 gennaio 2015
15:31

Sane e salve. La notizia che tutti aspettavano è arrivata nel pomeriggio di ieri. Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono atterrate all'aeroporto di Ciampino alle 4 del mattino. Ad attenderle, sulla pista d’atterraggio, anche il ministro degli esteri Paolo Gentiloni. Le due giovani volontarie sono apparse visibilmente provate dai 5 mesi trascorsi nelle mani dei ribelli. Per loro, anche in Calabria, terra di origine di Vanessa, nata e cresciuta a Cosenza, c’era grande apprensione. Soprattutto in seguito alla diffusione del video che le ritraeva, pallide e e spaurite, avvolte nel velo nero meno di un mese fa. A rimanere impresso nella memoria di tutti, soprattutto lo sguardo basso di Greta, che anche stanotte, all’arrivo a Ciampino, stretta al braccio di Vanessa, è apparsa particolarmente provata. Che cosa sia successo nel tempo dilatato della prigionia - iniziata il 31 luglio scorso ad Aleppo, nel cuore della Siria in fiamme, quando le due cooperanti sono state rapite dai ribelli siriani - se per loro sia stato veramente pagato un riscatto da 12 milioni di euro, come trapelato da alcune agenzie straniere, sono interrogativi destinati a rimanere, nell’immediato, senza risposta. Le ragazze, appena atterrate, hanno chiesto solo di poter riposare. Poche ore, perché già questa mattina sono state ascoltate dai magistrati della Procura di Roma.

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