Il centrodestra riparte da Vibo

Il pubblico delle grandi occasioni per la convention del centrodestra a Vibo Valentia. Accanto al consigliere regionale Mangialavori (promotore dell'evento), parlamentari, consiglieri regionali e i vertici del partito per progettare 'il futuro azzurr
di Manuela Serra
25 luglio 2015
11:17

Le difficoltà oggettive del governatore Oliverio e i recenti risultati alle amministrative avevano dato slancio al centrodestra calabrese, che si è però nuovamente diviso per la questione del referendum sullo Statuto. Quelle firme ritirate all'ultimo momento hanno riportato a galla le vecchie tensioni, che ora Forza Italia cerca di superare. Partendo da Vibo Valentia, dove si sono riuniti, chiamati a raccolta dal consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, i vertici locali e nazionali del partito. Presente Altero Matteoli, che da tempo ha avviato una interlocuzione con il consigliere vibonese, la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, ma anche Wanda Ferro, la candidata sconfitta da Oliverio alle regionali, Roberto Occhiuto, Giuseppe Galati, Antonio Caridi e Nino Foti, e gran parte degli amministratori locali e regionali del partito, e dell'area del centrodestra. In sala anche il coordinatore provinciale Domenico Arena, e anche i consiglieri comunali vibonesi di area. Nella sala centinaia di persone, accorse per sostenere Mangialavori in questo lavoro di ricostruzione del centrodestra calabrese.


Ad aprire la serata il sindaco di Vibo Valentia Elio Costa, che ha sottolineato le difficoltà economiche dell'ente, che praticamente "paralizzano la capacità operativa". Dopo di lui il presidente del consiglio comunale di Vibo Stefano Luciano, che ha rilanciato la necessità di costruire un nuovo meridionalismo che possa impostare un percorso di rinascita per tutto il sud d'Italia. Dopo di loro il lungo intervento di Mangialavori (padrone di casa), che ha tracciato un bilancio dei primi mesi di governo Oliverio, fallimentare da tutti i punti di vista. Le difficoltà nel rapporto tra il governatore e il commissario Scura, ha spiegato Mangialavori, hanno aggravato la condizione del sistema sanitario calabrese, come accaduto per esempio con la chiusura del polo oncologico di Germaneto. Le conflittualità interne al centrosinistra hanno di fatto paralizzato il lavoro del governo regionale, in ritardo anche sulla programmazione turistica, e l'hanno reso "incapace di qualsiasi scelta di cambiamento reale". Poi sono intervenuti, nell'ordine, il vice coordinatore di Fi Nino Foti, Wanda Ferro, il senatore Caridi, il deputato Roberto Occhiuto, il deputato Giuseppe Galati, e infine Jole Santelli. Vari i richiami all'unità del centrodestra e gli attacchi al centrosinistra "in evidente crisi". Ha concluso la serata il senatore Altero Matteoli, che ha evidenziato la necessità di ripartenza di FI e della galassia moderata che porterà a una "nuova vittoria".


Giornalista
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